L’Associazione “Tricase, che fare?”, assieme ai Consiglieri Comunali Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo e Giovanni Carità, invita la cittadinanza alla commemorazione del 25 aprile, Festa della Liberazione, che si terrà nella mattinata di domani in Piazza Dell’Abate alle ore 11.
Nel corso della cerimonia interverrà anche il Prof. Pasquale Santoro con un breve omaggio alla parole della Resistenza.
Contributi per interventi su opere pubbliche demaniali e patrimoniali
“ Tricase borgo e mare”
RIQUALIFICAZIONE DEL NUCLEO ANTICO DI TRICASE E VALORIZZAZIONE DELLE ANTICHE PIAZZE
Finanziamento:
Regione Puglia (Euro 1.400.000,00)
Comune di Tricase (Euro 100.000,00)
Importo del progetto Euro 1.500.000,00
Oneri per la sicurezza: Euro 18.209,80
Importo del contratto: 1.030.216,03
Inizio lavori: 01 marzo 2023
Ultimazione lavori : 04 settembre 2024
Domenica, 23 aprile 2023
Una nuova spaccata a Tricase durante la notte. È accaduto tra sabato e domenica nella zona ospedale. Questa volta il bersaglio è stato un centro medico.
La modalità è la stessa con la quale sono stati portati a segno i precedenti colpi.
Spaccata al Fisio medical di via Giambattista Morgagni (accanto agli uffici Inps nei pressi dell’ospedale), intorno alle 2. Ma l'allarme collegato con la responsabile dello studio li ha messi in fuga
Era la scorsa notte quando è scattato l’allarme al telefonino della proprietaria- subito dopo la stessa è arrivata in pochi minuti in via Morgagni.
Qui è stato riscontrato che i ladri hanno rotto il vetro di una finestra e una volta all'interno del centro medico hanno messo tutto a soqquadro
di Alessandro DISTANTE
Tricase (come il mondo) è alle prese con scelte epocali. Esagerato? Non direi e ve lo dimostro! Per convincersene basterebbe considerare tre luoghi fondamentali della nostra vita: il mare, la terra e la costa.
Il mare. Dal mare giungono persone che migrano per cercare terre dove non c’è la guerra o non c’è la fame o non ci sono persecuzioni. Il mare Mediterraneo torna ad essere al centro degli interessi del vecchio Continente: da un lato, gli immigrati con la loro disperazione e con chi propone (un vero assurdo), di costruire muri di sbarramento (Weber, presidente PPE) e, dall’altro lato, accordi per costruire, invece, ponti energetici per alimentare le nostre case e le nostre fabbriche. E Tricase che c’entra? In questi giorni, zona Ospedale, una donna proveniente dal Continente nero dormiva all’aperto fino a quando non è intervenuta la Polizia Municipale che ha provveduto ad un ricovero in un alloggio temporaneo (leggi articolo di approfondimento a pag. 5). Immigrazioni e sicurezza; Mediterraneo luogo di incontri oppure luogo di blocchi? Costruire ponti e canali (non solo energetici) oppure costruire muri?
Scelte epocali: non c’è che dire!
La costa. E’ in discussione in questi giorni il progetto finanziato con fondi CIS per realizzare lungo tutta la litoranea da Otranto fino a Leuca -e quindi anche per il tratto Tricase Porto-Marina Serra- una pista ciclabile. Il dibattito è se, restringendo la carreggiata, la litoranea debba diventare a senso unico. Dietro la pista ciclabile vi sono domande fondamentali: quale sviluppo turistico e quale salvaguardia della natura? Mobilità comoda e veloce oppure mobilità lenta ed ecologicamente sostenibile? Turismo di élite oppure turismo di massa? (Leggi articolo di approfondimento a pag. 4).
Scelte epocali: non c’è che dire!
La terra. Il batterio della xylella ha stravolto non solo la nostra economia agricola che, in larga parte, si basava sulla produzione dell’olio di oliva, ma ha stravolto il paesaggio, desertificando le nostre campagne piene, ora, di moncherini di alberi al posto degli ulivi secolari o millenari. Che fare? Ripiantare gli ulivi oppure cambiare coltivazione? Ritornare alla cura delle campagne o arrendersi al loro abbandono, magari riempiendole di pinete? Dare ristori per ripiantare o indennizzi per la mancata produzione? (vedi articolo di approfondimento a pag. 5).
Scelte epocali: non c’è che dire!
Scelte che ci interpellano, se è vero che Tricase si affaccia sul Mediterraneo, ha una splendida costa che è la principale attrazione turistica ed ha una antica economia agricola.
Scelte epocali: non c’è che dire!
Ancora discariche abusive nelle vicinanze del cimitero, scarti di materiale edile e immondizia varia. La scoperta è avvenuta nella mattinata di ieri (20 aprile), nella zona tra il ” nuovo “ cimitero e la Casa di Betania.
Sul tratto di strada che va dalla struttura Casa di Betania in direzione cimitero “nuovo” ci sono accumuli di rifiuti e piccole discariche abusive.
Il muretto a secco che si alza di circa un metro, scambiato dai passanti per un vero e proprio cassonetto all’aperto, e la situazione non fa che peggiorare.
La segnalazione arriva dalla signora Antonella - che porta spesso il suo cane nei pressi del “ nuovo “ cimitero .
“Una situazione – ci fa sapere Antonella - che va via via peggiorando, con cumuli di rifiuti che crescono sempre più. Qualche furbetto decide di buttare rifiuti di tutti i tipi in questo terreno”