di Alessandro Distante
Il corrispondente locale del Quotidiano di Puglia –che è poi anche redattore de Il Volantino di Tricase- scrive che la seduta di Consiglio Comunale si è svolta senza la diretta streaming ed annota: “chissà perché”.
Il Sindaco Chiuri, riunita e sentita la Giunta, decide di dare un incarico ad un avvocato per perseguire in sede giudiziaria il corrispondente del Quotidiano, che è poi anche redattore de Il Volantino. Secondo il Sindaco e tutta la Giunta quella domanda avrebbe offeso la onorabilità di tutti gli amministratori, dipendenti, funzionari e dirigenti del Comune di Tricase.
L’iniziativa è stata presa il 9 gennaio con la delibera n. 10.
Questo il fatto
Non entro nel merito della questione giuridica: sarà l’avvocato incaricato, ed eventualmente il Tribunale, a decidere se il porre una domanda possa aver offeso l’intero mondo dell’Amministrazione comunale tricasina e, in definitiva, la Città intera; mi limito a fare alcune considerazioni.
Innanzitutto, da un rapido sondaggio non mi risulta che i funzionari o dirigenti del Comune abbiano avvertito questa offesa alla loro onorabilità, né tanto meno la comunità di Tricase che, al contrario, ha espresso solidarietà al corrispondente del Quotidiano che è poi anche redattore de Il Volantino.
E poi: l’unico bersaglio di quella domanda poteva essere il presidente del Consiglio Dario Martina, il quale, non solo non ha preso alcuna iniziativa, ma ha espresso la sua costernazione al corrispondente del Quotidiano e al nostro Giornale.
Ma la vicenda merita altre considerazioni. L’iniziativa del Sindaco e della Giunta costituisce l’ultimo epilogo di un atteggiamento del Sindaco di insofferenza, per non dire altro, nei confronti della stampa libera locale.
Non molto tempo addietro fu proprio il Sindaco Chiuri, in pieno Consiglio Comunale, che si lasciò andare ad un’aperta offesa al Giornale locale Il Volantino definito come “una testatina” e attaccando chi, consigliere comunale, scriveva contro l’Amministrazione utilizzando quella “testatina”.
Era, quella, una condotta ed una frase che offendeva e denigrava chi da ventitrè anni ogni settimana porta un contributo, piaccia o no, alla Città di Tricase; più volte peraltro il sottoscritto ha invitato, inutilmente, il Sindaco ad utilizzare le pagine del settimanale con sue comunicazioni o quant’altro avesse voluto scrivere.
Ma v’è di più e di peggio: la delibera adottata dalla Giunta è stata commentata dallo stesso Sindaco come un modo per dare una lezione –uso un eufemismo- a chi da tempo osava criticare l’Amministrazione.
Il mondo è piccolo e Tricase lo è ancora di più e tutto si viene a sapere, anche gli aggettivi non proprio urbani usati nei confronti di chi scrive e dirige il Giornale.
Ed allora ad offendere non è stato certo il corrispondente del Quotidiano e redattore del Volantino; con la differenza che la Redazione del Volantino non ha mai voluto rimarcare sgarbi, ritardi, assenze, sofferti patrocini; è passata sopra e ciò per amore della Città. Ma la cautela ed il garbo non possono essere scambiati per debolezza; come è bene chiarire che nessun giornale, e neppure il Volantino, si lascerà spaventare o condizionare dalle iniziative giudiziarie del Sindaco e della sua Giunta.
Ma la questione è ancora più seria e più grave: nei modi e nelle condotte traspare, con sempre maggiore evidenza, il tentativo di sostituire il pettegolezzo al dibattito, l’attacco e la denigrazione delle persone al confronto aperto e trasparente sulle questioni; il tutto –ed è questa la preoccupazione più grande- in una logica di chi non ha compreso che Tricase è una Città dove ci sono tre cinema, varie compagnie teatrali, tante scuole, molte associazioni e anche, piaccia oppure no, giornali che si sono imposti all’attenzione anche nazionale.
Tricase è una Città, ad esempio, che nei giorni scorsi ha invaso le Scuderie per la presentazione del libro di un suo Cittadino, esempio della Tricase impegnata gratuitamente per il bene comune, oppure che qualche giorno prima, nell’assenza del Sindaco, aveva accolto il Direttore del Quotidiano per approfondire i temi del Sud, ricevendo i complimenti dell’Ospite e dei tanti che, da fuori, hanno riconosciuto in Tricase una capacità organizzativa ed una qualità difficilmente presenti in altri contesti.
Il rischio è che si voglia involgarire e spezzare un percorso virtuoso attraverso il quale si giunge, ad esempio, a valorizzare il paesaggio, riscoprire le tradizioni, puntare su uno sviluppo partecipato, sognare un futuro possibile per i più giovani; una Città, insomma, dove si viva bene non solo perché le strade non hanno buche ma perché è piacevole incontrarsi, scambiarsi le idee, interrogarsi e lavorare per il bene comune.
Ed allora: è mai possibile che una storia, una ricchezza ed una passione vengano ostacolate ed addirittura avversate dall’Amministrazione Comunale che invece ne dovrebbe essere fiera?
Non è forse questo che offende la Città? A proposito: l’articolo del corrispondente del Quotidiano (edizione) di Lecce è apparso anche sul Volantino on line.
Al Sindaco e alla Giunta ogni decisione.