POLITRIC Politica Tricasina
Non può non essere positivo che la Città venga convocata per discutere del suo sviluppo e specificatamente del Piano Urbanistico Generale.
Nessuna programmazione può essere valida se non è condivisa, specialmente quando l’interesse pubblico si incrocia con gli interessi privati.
Già la precedente Amministrazione non aveva mancato di organizzare momenti di confronto con i Progettisti del PUG, affrontando in più sedute temi specifici dello sviluppo del territorio. L’augurio e la speranza è che gli incontri del 29 e 30 vedano una buona e disinteressata partecipazione.
Disinteressata nel senso che non prevalgano spinte corporative o addirittura questioni di singoli e che la rivendicazione di paternità delle iniziative non porti a distrarre dall’oggetto degli incontri o a speculazioni politiche che rischierebbero di deviare dal percorso intrapreso, con il pericolo di creare momenti non di confronto ma di scontro.
In questo senso un ruolo fondamentale devono interpretarlo il Sindaco e la Giunta, chiamati ad essere guida autorevole in quanto legittimati dal consenso ottenuto;
ogni abdicazione a compiti e funzioni metterebbe in luce una debolezza politica dell’Esecutivo e farebbe passare il messaggio (pericoloso per la Maggioranza) che le questioni si risolvono per iniziativa dei singoli consiglieri, anche se non di maggioranza, a fronte della incapacità di chi è stato scelto dagli elettori per governare la Città.
L’attivismo dei singoli consiglieri –si badi bene- è pienamente legittimo e risponde alle logiche politiche, ma ciò non esime dal dare un giudizio politico: una maggioranza, se è tale, deve essere il traino delle scelte amministrative; se a dettare obiettivi e tempi diventa un consigliere comunale, il problema non è certo del consigliere ma di chi, Sindaco in testa, dovrebbe avere il timone della barca per evitare che si volgano in contemporanea e nello stesso luogo due incontri pubblici (per averne la prova andare a pag. 6). A.D.