“I suoni della terra” s’accendono e trasformano Lucugnano in un grande palcoscenico musicale, all’ombra della storia e della cultura di uno dei padri della letteratura del Salento, il piccolo festival, nato dalla spinta propulsiva dell’assessorato alla cultura, dopo aver ospitato i “Skarkanizzi e il cantattore P40 conclude con le band made in Tricase dei “NUBA” e “THE BLUESMEN THEORYS”, l’1 Agosto in piazza G.Comi a partire dalle ore 21.00.

I “Nuba”. Sono un gruppo di recente formazione, ma che fin da subito si è distinto in originalità e sperimentazione musicale, differenziandosi in maniera evidente nel panorama musicale tricasino e del Capo di Leuca. Composto dai neo maggiorenni Clara Placi alla voce, Floriano Rizzo alla chitarra acustica e Costanza Rizzo al violino, si approcciano all’Indie Acoustic traendo ispirazione da artisti come Elliott Smith e Will Oldham al quale aggiungono una dose forte di rock e una sana follia tipica di chi guarda il mondo con sfida.

Dopo diversi anni di travagli interiori, il quartetto che vede alla batteria Matteo Attrotto, alla chitarra Vittorio Sparasci, al basso Antonio Lecci e alla voce& armonica Gianluigi Elia, ritorna sulle scene salentine, con il loro personalissimo blues & R’n’R.

I quattro ragazzi di Tricase(uno per adozione) cresciuti a pane e Jessy,  nell’estate del 2017 danno vita al progetto The Bluesmen Theorys,  progetto che, musicalmente parlando, va all’origine dello specifico della musica chitarristica bianca (cioè nel suo fondo nero) non per superarlo, ma anzi per dissezionarlo e riscriverlo in chiave lo-fi, raschiarlo e scarnificarlo con l’irriverenza solita di chi parte consapevole di quello che sta suonando e di quello che vuole trasmettere.

Non una semplice revivalismo musicale da fine liceo e non una semplice  “blu note”, utilizzata tipicamente in una cornice armonica di accordi maggiori, ma un atmosfera di indefinitezza tonale e potenza sonora, accostato a un collaudato rock blues, potenziato da convenienti dosi di soul e R & B, che si ispira ai pionieri come Elmore James, Howlin' Wolf e Muddy Waters, ma che è fortemente intriso dagli aromi  della propria terra.

Per l’atto finale, dei “ Suoni della Terra”, Lucugnano accoglie i frutti di un cammino musicale e culturale, tricasino, sempre in espansione e sempre vitale.

 

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