Momo dal Senegal per sognare nuovi traguardi

 

Momo ha 22 anni, viene dal Gambia ed è ospite di un progetto SPRAR a Tricase gestito da Arci Lecce. La sua è una storia di integrazione riuscita grazie anche all’atletica, sport che Momo pratica fin da quando era ancora bambino e viveva nel suo villaggio situato a poca distanza dalla capitale Banjul.

Il Gambia è una striscia di terra che si incunea nel più grande e popoloso Senegal, che ha da poco imboccato la strada verso la democratizzazione del suo sistema politico, dopo oltre venti anni di tirannia durante i quali la popolazione ha dovuto assistere a massacri e violenze di ogni tipo, costringendo alla fuga migliaia di persone.

Anche se lentamente la situazione va migliorando, le ferite inferte al paese dagli anni di dittatura rimangono ancora aperte. Il quadro economico-finanziario rimane drammatico, altissimi rimangono i livelli di povertà e di disoccupazione (specie giovanile), mentre l’enorme debito pubblico riduce al minimo i margini di manovra del governo.

Momo segue con grande interesse le vicende del suo paese di origine e sente spesso i suoi familiari rimasti in patria, condividendo con loro speranze e preoccupazioni.

A Tricase ha trovato una nuova famiglia. Grazie al suo impegno e a quello degli operatori di Arci Lecce ha potuto riprendere in mano la sua vita, migliorando il suo livello di conoscenza della lingua italiana (ha preso da tempo la licenza media) e trovando una società sportiva che gli permette di gareggiare e prendersi delle grandi soddisfazioni in pista.

Rocco De Giorgi, il suo allenatore, se lo coccola e lo stimola a fare sempre meglio. Momo è un ragazzo ambizioso, ma anche molto responsabile: non dimentica che oltre alla passione dello sport deve garantirsi un futuro nel nostro paese. Sta cercando di prendere la patente (fa sempre meno errori ai quiz ed è quasi pronto per fare l’esame!) e prova a mettere a frutto le sue capacità nel mondo del lavoro.

Le strade di Tricase sono il suo campo di allenamento: mentre corre e suda, Momo sogna nuovi e più grandi traguardi. Dopo essere riuscito a vincere gare importanti negli 800 metri, vuole diventare competitivo anche sulle lunghe distanze. Correre i 10.000 m e stare davanti a tutti è il suo obiettivo.

Grazie allo sport Momo ha imparato a battere non solo gli avversari, ma anche la timidezza, che resta comunque il tratto distintivo del suo carattere. Da pochissimo ha ricevuto una proposta di lavoro molto interessante, che potrebbe cambiargli la vita e dargli l’opportunità di uscire dal progetto SPRAR, trovare una casa e riprendersi la sua autonomia e indipendenza. Gli operatori di Arci Lecce e i tricasini che lo conoscono fanno il tifo per lui, come se fosse in una gara.

Come ha detto il grande Nelson Mandela “lo sport ha il potere di unire le persone come poco altro può”. Per Momo lo sport è stato ed è molto di più. Lo sport, in questo caso, ha unito le speranze di persone che vivono a migliaia di chilometri di distanza: ogni volta che Momo gareggia, corre su un filo immaginario che lega Nema Kunku a Tricase, il lontano Gambia alla sua nuova patria.

 

 

 

in Distribuzione