di Alfredo Panarese  Buongiorno, prendo spunto dalla prima di copertina del 16 u.s. " Una chiesa da calcio" inerente l'accorato ennesimo disperato appello del Parroco di S. Antonio, carissimo amico don Donato BLEVE.

Mi unisco a lui ed a tanti altri cittadini che chiedono, finora inutilmente, il rispetto delle più elementari norme di buona educazione in piazza , per strada ed in ogni altro ambito cittadino.

Le nostre due piazze principali, e le vie che vi confluiscono, sono da sempre più spesso utilizzate come campetti di calcio, piste ciclabili o, peggio, motociclabili... e non entro in merito alla questione rifiuti. "Galateo" , "Senso Civico", "Educazione" sono termini che non fanno più parte del nostro vocabolario e ancor più delle nostre abitudini, però, quando queste mancano,  deve intervenire chi è preposto al rispetto delle leggi,  della civiltà e del decoro.

Altre due questioni sono, a mio parere, l'inquinamento acustico ed il rispetto dei limiti di velocità, e qui mi riferisco a moto, scooter e motorette che sfrecciano assordanti tra Piazza Cappuccini,  Corso Roma ed altrove. Noi, da ragazzi, non eravamo proprio delle 'perle' , ma bastava uno sguardo severo di Romildo, Fausto,  Romolo o Cosimino per farci tremare al pensiero che avrebbero prontamente informato i rispettivi genitori.

Genitori? E questo è un tasto scottante che meriterebbe ben altro spazio. Grazie per l'ospitalità. 

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