di Alessandro Distante
Novembre mese per ricordare la memoria dei defunti. Il pensiero va al passato, a quando la persona o le persone che si ricordano erano in vita.
Eppure due morti improvvise di giovani della nostra Città avvenute proprio negli ultimi temi sono state l’occasione per pensare che la morte può essere l’inizio di una nuova vita.
Stefania e Giovanni, due giovani di Tricase, sono sopravvissuti nelle iniziative che loro stessi o i loro amici hanno voluto avviare, proprio partendo dal dolore della loro morte.
Per Stefania, una raccolta di fondi per i terremotati del centro Italia e per Giovanni una raccolta fondi per la ricerca sul cancro.
Due iniziative che riempiono di significato ed anche di speranza momenti drammatici quali sono quelli della scomparsa.
Attraverso queste iniziative è venuta a crearsi una sorta di prosecuzione della loro breve vita e in qualche modo consentono di tenere vivo quel legame che un incidente o una malattia hanno precocemente interrotto.
La forza di chi, pur stando male, pensa oltre se stesso, pensa agli altri, costituisce un grande insegnamento.
E’ l’insegnamento che dovremmo trarre da queste giornate: pensare che la morte, in un modo o nell’altro, non annulla una vita e che nel ricordo, ma anche nelle iniziative di aiuto agli altri, chi è andato via vive ancora e per sempre.