di Nunzio Dell'Abate Uno dei primi atti della nuova Amministrazione di Castrignano del Capo è stato quello di recedere dall’Unione “Talassa - Mare di Leuca” con Tricase.Nel deliberato, votato all’unanimità, i Consiglieri Castrignanesi premettono che <l’Unione si era prefissata la finalità di promuovere la progressiva integrazione dell’azione amministrativa fra i Comuni> e danno atto che <tale finalità non è stata raggiunta per una molteplicità di fattori, primo fra tutti la non contiguità dei relativi territori che ha portato a non sapere gestire le problematiche e gli interessi delle popolazioni di riferimento>.L’Unione fu costituita nel settembre del 2001 dalla prima Amministrazione Coppola, il cui Sindaco nella relazione al Consiglio dell’epoca sottolineava <l’opportunità di incontro fra i due Comuni, i quali con questa Unione possono integrare e amplificare le risorse e potenzialità di entrambi i territori per poter crescere assieme e aggregare il Capo di Leuca>.Ora non preoccupano tanto il fallimento degli obiettivi prefissati nel 2001 ed il divorzio sancito dal Comune di Castrignano, quanto l’intendimento di quest’ultimo di accasarsi nell’Unione “Terra di Leuca” che vede da tempo riuniti Alessano, Tiggiano, Corsano, Gagliano, Morciano, Patù e Salve. E’ giunto il momento che Tricase cambi passo, se vuole rifuggire dal ruolo di nobile decaduta che le viene affibbiato. Con la giusta dose di umiltà e spirito di abnegazione, lavori di concerto per una aggregazione di tutte le municipalità del Capo di Leuca.Ancor più ove si guardi all’orizzonte. La prossima scomparsa della provincia di Lecce ed il baricentrismo dilagante, la pessima mobilità e le frequenti emergenze ambientali rischiano di isolare questo lembo di estremo sud d’Italia che ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’offerta turistica del brand salento.