di Alessandro DISTANTE

Nei giorni scorsi, a conclusione di una serie di incontri curati dalla associazione politica “Tricase, che fare?”, si è tenuto un interessante incontro sulle disastrose conseguenze dei cambiamenti climatici.

Poco prima di iniziare l’incontro è arrivata la notizia dell’ordinanza con la quale il Sindaco De Donno, unitamente a molti altri colleghi sindaci del Capo di Leuca, aveva disposto la chiusura delle Scuole a motivo di allerta pioggia.

Per fortuna, il giorno dopo, se non il sole, non vi è stato alcun rischio di allagamenti o frane, ma la coincidenza ci aiuta a capire la “serietà” della questione che riguarda tutti noi oggi e direttamente.

Certamente, come ben spiegato dal prof. Attilio Pisanò dell’Università del Salento, se le soluzioni non possono essere soltanto locali, è altrettanto vero che le grandi rivoluzioni non possono che vedere protagonisti i singoli e quindi anche ciascuno di noi, a partire dalle scelte o non scelte della città di Tricase.

E così ad esempio: preferiamo giungere in auto in centro; vogliamo costruire lasciando poco spazio al verde; progettiamo lottizzazioni secondo criteri del massimo sfruttamento edilizio; cerchiamo di costruire dove non si può costruire, oppure ricostruire con tecniche moderne al posto di antiche pajare,…….

E tutto ciò viene assecondato dal Potere che, ovviamente, deve fare i conti con il consenso.

Così si spiega perchè gli unici a parlare in maniera forte di clima sono due persone che non hanno bisogno del consenso (Papa Francesco) e che sono lontane dal potere per questioni anagrafiche (Greta Thunberg).

La necessità del consenso, in uno scambio tra il Potere e gli Elettori, spiega perché si rinvii sempre l’adozione del PUG, così consentendo la cementificazione del territorio; perché non si favorisca il camminare a piedi o in bicicletta a vantaggio di posti auto sulle strade anche del centro; perchè non si costruiscano parcheggi, con i relativi espropri, privilegiando e tutelando la proprietà privata; perchè si guarda con sfavore alle aree tutelate e si cerca di eludere o eliminare quei vincoli,…

Ed allora ed in conclusione: i cambiamenti climatici non sono soltanto conseguenza di scelte o non scelte di altri, ma interpellano tutti e chiamano tutti alla responsabilità, costi quel che costi anche se costa a ciascuno di noi!

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