Società artificiale dal Consumismo alla convivialità. È questo il titolo del libro di Giovanni Bongo che voglio presentare innanzitutto perché è stato scritto da un amico componente da lungo tempo della nostra Redazione. Giovanni -come dico spesso in Redazione- ha licenza di scrivere di fatti anche non strettamente di Tricase, anche se al tempo stesso mi rendo conto che non ci possono essere fatti estranei a ciascuno di noi e alla nostra realtà.
La capacità di andare al cuore delle questioni, di leggere ciò che ci circonda, di indicare possibili scenari di una vita possibile e bella, eticamente illuminata e guidata costituiscono le tracce di fondo dei suoi pezzi apparsi su questo Settimanale.
Sono sicuro che anche il libro, pur essendo di taglio scientifico, sarà intriso di questi ingredienti. Il titolo stesso condensa in poche parole una fotografia della nostra società, spesso vittima del consumismo, ma indica già una prospettiva nel segno della convivialità: un futuro etico, probabile e non solo possibile, in una parole, vivibile.
A Giovanni gli auguri miei, della Redazione e, ne sono convinto, di tutti i Lettori.
Comunque la si voglia intendere, è difficile contestare la circostanza che abitiamo una società sempre più impersonale, supponente, boriosa, incapace di mettersi in discussione; affetta da analfabetismo etico-culturale; gestita da una classe dirigente senza slancio morale e qualificata da un sistema politico lontano da progetti di ri-organizzazione sociale. In questo quadro, alcuni temi sono naufragati in un’assoluta perdita di corrispettivo nella realtà, sebbene costituiscano la trama di qualsiasi tessuto collettivo voglia definirsi civile, quali democrazia, giustizia, educazione, fiducia, condivisione, responsabilità sociale. Questo saggio, nel produrre alcuni ingrandimenti sui fattori utili a promuovere una nuova ricomposizione sociale e superare il modello di sviluppo in auge, segnato da una diffusa consunzione ambientale, da una dilagante irresponsabilità individuale, da una temibile corruzione politica, invita a ridiscutere i contorni comunitari della nostra società, concependo precisi limiti alla diffusa hybris tecnocratica imperante. Discutere intorno al nostro mondo dato, evidenziare ogni luce presente nelle troppe zone d’ombra (antropologiche) riscontrabili in società, mettere in questione i modelli di socializzazione correnti appare l’unica maniera per garantire, a ciascuno e a tutti, un futuro etico, probabile e non solo possibile, in una parola vivibile.
Questo saggio invita a ridiscutere i contorni comunitari della nostra società, concependo precisi limiti alla diffusa hybris tecnocratica imperante. Discutere intorno al nostro mondo dato, evidenziare ogni luce presente nelle troppe zone d’ombra (antropologiche) riscontrabili in società, mettere in questione i modelli di socializzazione correnti appare l’unica maniera per garantire, a ciascuno e a tutti, un futuro etico, probabile e non solo possibile, in una parola vivibile.
Eide Spedicato Iengo
è professore associato di Sociologia Generale nella Facoltà di Scienze Sociali dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Tra i suoi contributi più recenti: Competenze al femminile per lo sviluppo del Mezzogiorno, FrancoAngeli, Milano, 2012; Il falso successo del mondo liquido, Edizioni Giuseppe Laterza, Bari, 2012.
Giovanni Bongo
si è laureato a Chieti con una tesi sperimentale in Filosofia del linguaggio. Formatore e insegnante, collabora con la Cattedra di Sociologia Generale dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. Blogger (0krisis.wordpress.com) e giornalista free lance, dal 2008 si occupa di pratiche filosofiche. È autore del saggio Gli assiomi sociologici, Tinari, Chieti, 2001 e del manuale Integralmente. Pacifismo, comunicazione efficace e giochi formativi, Insieme, Bari, 2003.