Sul passaggio dell’Avv. Nunzio dell’Abate al Gruppo Misto
In qualità di “vecchi” militanti dell’UDC siamo dispiaciuti per l’uscita dal gruppo dell’avv. Nunzio dell’Abate, ma siamo anche consapevoli che nonostante i nostri sforzi, le ragioni del suo allontanamento sono prive di senso e del tutto immotivate. La classe dirigente dell’UDC lo ha sempre stimato e si è sempre spesa per valorizzarlo, ritenendolo un politico capace e valido.
Del resto non sarebbe stato nominato nostro rappresentante all’ANCI regionale e consigliere provinciale senza l’aiuto e la stima del partito e soprattutto della segreteria provinciale. Peraltro, proprio gli scriventi hanno contribuito non poco alla sua elezione di consigliere provinciale. Purtroppo, da qualche mese stentiamo a riconoscere la persona, nel senso che il politico esuberante che tutti conosciamo ha perso la lucidità e riflessività che lo ha contraddistinto in passato. La sua repentina decisione ci ferisce, dunque, più sul piano umano che su quello politico. A Nunzio diciamo che i percorsi, soprattutto in politica, si realizzano, non solo con il lavoro quotidiano, ma anche con la capacità di comprendere su chi si può contare veramente. Mai ascoltare le sirene dell’ultima ora! Ovviamente gli facciamo un incoraggiante in bocca al lupo e restiamo in attesa che si ricordi che quanto gli è stato dato dal partito, era dovuto, insieme alla stima personale, alla necessità di dare rappresentatività all’UDC in certi consessi. Presupposto, che, oggi, è venuto meno.
Luigi Melica
Donato Coppola