Torna a splendere un altro gioiello del ricco patrimonio artistico della nostra città: l’ottocentesco organo, attribuito a Vincenzo De Micheli, riprenderà dopo un lungo sonno a risuonare nella parrocchiale di Tutino per animare e accompagnare le solenni liturgie. Per volontà del parroco, don Carmine Peluso e col sostegno dei fedeli, è stato restaurato dalla ditta organara Nicola Puccini di Pisa, che ha completato in questi giorni i lavori svolti con competenza e passione. L’organo, che si trova sulla cantoria sovrastante la porta d’ingresso della chiesa, risale alla seconda metà dell’Ottocento, com’è attestato da una ricerca documentale del dottor Sergio De Blasi, studioso di storia locale della musica. Per la sua costruzione è verosimile pensare che siano stati utilizzati materiali provenienti dal vecchio organo ormai consunto dall’annosità. Alimentato da due mantici a cuneo azionati da stanghe; corredato da 345 canne tutte originali e composte da stagno, piombo e abete; con tastiera in osso e noce a 55 note e pedaliera a 13 note; il tutto compreso in un corpo ligneo di stile barocco, l’organo verrà inaugurato domenica 3 maggio, alle ore 20:00, con un ricco programma che propone musiche di Bach, Storace, Scarlatti, Marcello, Mozart e Handel. All’esecuzione l’Ensemble Trinité composto dal soprano Elisa Cenni, dal trombettista Andrea Lagi e dall’organista-cembalista Simone Ori: artisti tutti attivi nel repertorio barocco e classico a livello italiano ed internazionale.