Crystal City è un moderno ed elegante quartiere di Washington, adibito principalmente ad uffici per decine di migliaia di funzionari ed impiegati. Situato sulla riva destra del fiume Potomac, a breve distanza dall’aeroporto, dalla storica cittadina di Alexandria, dal Pentagono e dal Congresso USA, è una sede ottimale anche per molte rappresentanza industriali. Nella seconda metà degli anni 90, lo era anche per la direzione del JPO (Joint Program Office), direzione congiunta (americana, italiana, spagnola) del programma per aerei militari AV-8B Harrier (acquisiti da poco dalla nostra Marina Militare), predecessori del modernissimo caccia F-35, di prossimo arrivo in Italia. Di “Spending Review” negli USA si parlava già allora e ben presto si decise il trasferimento, con un organico più ridotto, della direzione di molti programmi aeronautici della Marina USA nella base aeronavale di Patuxent River, circa 90 km a Sud di Washington. La riduzione delle spese cominciava con la riduzione del personale e il confort della sede. Alcuni mugugni, marginali proteste e personale civile invitato a comunicare al più presto la propria intenzione a rimanere o meno nel programma. Le maggiori preoccupazioni erano per i collegamenti con la nuova sede, da raggiungere in auto o trasferendosi in zona. Una domenica di sole fu quasi un invito a visitare la “Naval Air Station” di Patuxent River, i dintorni e gli uffici in costruzione. Con sorpresa, a distanza di 5-6 mesi dal previsto trasloco, dei nuovi uffici nemmeno l’ombra. Ma negli USA a New York, il famoso grattacielo Empire State Building di 103 piani, 442 metri e 73 ascensori fu costruito, nel 1930-31, in soli 14 mesi al ritmo di 4 piani alla settimana; il Pentagono che ha uffici e servizi per molte migliaia di persone, in soli 16 mesi; il grandioso Central Park a New York, aperto nel 1856, prima ancora della nostra Unità Nazionale, richiese invece quasi 13 anni (quanti ne sono passati pagando, senza sapere ancora cosa farne, il nostro ACAIT, il Central Park che non c’è - come, anni fa, titolava il Volantino), ove le strade, quale bene pubblico primario, per collegamenti, sicurezza ed immagine urbana, vengono asfaltate bene e riparate meglio anche di notte ed ove il Presidente Clinton finiva sotto processo non per qualche... lavoretto a cura di una giovane stagista, ma per aver detto in merito delle... bugie. Da noi di bugie, lavoretti, regali e soprattutto corruttele, ne son piene le cronache ma vuote le galere. A Patuxent River bastarono pochi mesi per edificare un vasto e moderno edificio in vetro-cemento. In un dossier informativo sulla nuova sede, spiccavano intanto le lettere delle autorità cittadine e scolastiche nell’assicurare ogni forma di assistenza per l’inserimento delle famiglie in città e dei ragazzi nelle scuole. Un mese prima fu comunicato il programma di trasferimento. L’ultimo venerdì a Crystal City sarebbe stato festivo per consentire a tecnici di smontare arredi e computer e renderli operativi nella nuova sede dalla mattina del successivo lunedì. Tutto avvenne come programmato, anche per i servizi logistici (nuove mense, infermeria, parcheggi, comunicazioni, miglioramento viabilità etc. “Risparmiare e crescere in efficienza” sembrava il motto del momento. Alla usuale rapidità e responsabilità/capacità individuale per assicurare negli USA lo sviluppo, si affianca anche il pensiero americano nel cercare le cause della nostra inefficace e costosa... lentocrazia meridionale. E se, negli anni, 50 Edward C. Banfield (Harward University) indicava nel suo libro “Le Basi Morali di una Società Arretrata” il “Familismo Amorale” come causa prima di scarso civismo e illegalità, in quegli anni 90 Robert D. Putman (Harward University) condensava nel libro “La Tradizione Civica delle Regioni Italiane” la sua pluriennale ricerca indicando, come causa, una base formativa risalente al feudalesimo radicatosi nel Meridione a partire da un migliaio di anni fa ed ove prevale lo spirito di sudditanza, assenza di civismo, assuefazione ed inerzia. In molte città del Centro-Nord, si sviluppava invece la cultura dei Comuni, con associazioni, cooperative, imprenditori e manager, ben più attiva, efficace e responsabile. Una impronta culturale che, in quel libro, pone la Regione Puglia fra le meno efficienti d’Italia (Emilia Romagna la più efficiente). Quasi un ventennio è passato ed il nostro territorio non sembra aver fatto molti progressi. Parlando con anziani e meno anziani sulla necessità di cambiare noi stessi per cambiare il futuro, si sentono spesso le parole “Nui simu fatti cusì”. Quasi una rinuncia ad un più diffuso civismo e partecipazione e che, coltivata nel passato, sembra aver messo anche nel nuovo millennio le sue gramigne radici. Quasi un modo di essere più che una cultura da cambiare. Si dice che il PIL italiano è tornato a crescere, 0,6% ma nella lontana Cina è invece al 7%, un tasso di sviluppo 12 volte superiore. Senza cambiamento, vere responsabilità, velocità nel decidere e realizzare, senza piani e programmi e con sempre meno giovani, si rischia, come territorio, di essere non più qualcuno, ma solo un qualcosa, una... espressione geografica, vissuta da sempre più anziani e... mafiocrazia (Puglia prima regione, dopo la Sicilia, per intimidazioni a politici e amministratori locali). Dopo mille anni e forse più è il caso di dire, almeno ai ragazzi, invece di “Nui simu fatti cusì”, “Cambiate Voi e Cambierà il Futuro”.