“Non è bello il clima a Tricase” scrivevo su uno degli ultimi numeri, in un articolo dal titolo provocatorio “Una Tricase dilaniata”. Le cronache di questi giorni purtroppo mi hanno dato ragione: minacciato di morte il Comandante della Polizia Municipale di Tricase, Luigi Muci. E -come se non bastasse- le indagini si sono indirizzate verso lo stesso Municipio e vedrebbero coinvolti due impiegati comunali. Circa un mese fa il Comandante Muci ha ricevuto una lettera con insulti, rivolti non solo a lui ma anche ai suoi più stretti familiari con tanto di minaccia di morte, accompagnata da fotomontaggi di proiettili e con una macabra immagine di morte. “La crescita di una Città non può non passare innanzitutto dal rispetto delle regole (…) Sarebbe molto grave ed antieducativo se, invece di richiamarci alle regole ed accettare, certo a malincuore, le sanzioni, ci scagliassimo contro chi quelle sanzioni commina”. Era quanto scrivevo in quell’Editoriale che oggi assume uno spessore drammaticamente attuale. “Crescere nella legalità ed educare al rispetto delle regole impone, ad alcuni, compiti poco piacevoli ma imprescindibili per assicurare una migliore convivenza”, così scrivevo. Solidarietà quindi al Comandante Muci, una solidarietà che viene dalla stragrande maggioranza dei cittadini e dalla Città intera che -ne siamo certi- non mancherà di prendere posizione dalla parte della Legge e di chi è chiamato, per dovere, a farla rispettare.