di Alfredo SANAPO
 
Tributo alla Giornata Mondiale della Voce
 
L'uso della voce ha intimamente accompagnato la Storia dell'uomo e soprattutto quella della comunicazione con i suoi simili. Dai versi primitivi degli albori della civiltà, alle urla tribali di giubilo o propiziatorie per la divinità di turno; dall'evoluzione delle parole e dei linguaggi alle coivolgenti note di una canzone. Uno spettro di aspetti che attraversano le nostre vite in un vortice invisibile di colorate emozioni.
Abbiamo parlato di questo portentoso strumento con alcune esperte del settore musicale e canoro afferenti al Centro Studi Musicali "FChopindi Tricase, Maria Fino (pianista), Luciana Negro (cantante "moderno") e Francesca Valente (cantante lirica "soprano"). Dati l'apporto personale di ciascuna interlocutrice, la necessità di uniformarne i linguaggi e l'opportunità di rendere accessibile il contenuto di una materia piuttosto vasta a tutti i lettori, alcune delle affermazioni seguenti potrebbero sembrare alquanto schematiche e riduttive. Tuttavia, il nostro intento non è accademico, ma meramente esemplificativo e divulgativo.
 
D. La voce non è altro che uno strumento che può essere educato al canto. Quella canora è solo una dote congenita o può essere anche acquisita? È un dono o la si può "comprare" con l'impegno?
R. Il canto è un espressione artistica e, come tale, può essere migliorata con l'ausilio di tecniche. Chi ha una predisposizione "naturale" al canto, ovviamente, con le tecniche può avere risultati ottimali. Chi, invece, è meno dotato con lo studio e l'impegno può raggiungere livelli soddisfacenti. Essendo un'arte, il talento è imprescindibile per arrivare ad alti livelli.
 
D. Per i non addetti ai lavori, si può fare brevemente una panoramica delle caratteristiche dello strumento "voce"? In primis la differenza fra i registri maschile e femminili?
R. Le caratteristiche vocali sono molteplici e si differenziano in base al genere musicale. Per esempio, nel pop ci sono le voci graffiate tipiche del rock e servono per rendere riconoscibile l'artista. Nel canto moderno, in base alla tonalità, una canzone può essere eseguita sia dalla voce maschile che femminile. Nella lirica questo non può accadere in quanto i brani eseguiti sono già predisposti per le varie voci. Per quanto riguarda le differenze dei registri vocali, le voci maschili sono tenorebaritono e basso e hanno un timbro scuro e grave, mentre quelle femminili (sopranomezzosoprano e contralto) hanno un timbro più acuto, ma allo stesso tempo anche grave.
 
D. Come si fa a capire se una voce è portata o meno per il canto? Come bisogna intervenire per educare una voce potenzialmente predisposta al canto?
R. Si intuisce se è intonata, duttile espressiva. L'applicazione delle
tecniche vocali permette di prendere coscienza delle innumerevoli sfumature espressive. È come se si avesse a disposizione tutti i colori del mondo... Immaginiamo un mondo monocromatico, piatto nella scala dei grigi... ecco la tecnica consente di colorare con vari colori e sfumature la dote naturale della voce.
 
D. Con il sempre più frequente utilizzo dell'autotune, che corregge in modo informatico evidenti imperfezioni canore, non c'è in voi il timore che la vostra professione possa essere svilita di significato?
R. L'autotune è una correzione automatica che tende ad appiattire tutte le sfumature di cui abbiamo parlato prima e va bene su alcuni generi musicali, come rap o trap, ma è una moda e potrebbe non essere più usata. Questo prescinde dalla tecnica in quanto, quando si usa la voce come professione, se non si hanno basi tecniche, con il continuo uso scorretto si possono provocare noduli o altri problemi legati alle corde vocali.
 
La presente produzione scritta ha lo scopo di celebrare la Giornata Mondiale della Voce del 16 Aprile focalizzando l'attenzione sul suo aspetto più creativo: il canto.

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