di Alfredo SANAPO

Uno degli appuntamenti musicali clou del Salento, il concerto che festeggiava i vent'anni di carriera dei Negramaro, la nota band nostrana, ha avuto un risvolto negativo. Per problemi meramente organizzativi, molte persone hanno avuto non poche difficoltà a raggiungere la location dell'evento, l'Aeroporto di Galatina-Soleto.

Ho raccolto alcune dichiarazioni da parte di una famiglia tricasina circa le peripezie che ha dovuto patire per ascoltare i propri beniamini. "Nonostante avessimo regolarmente pagato - riferisce Anna Scarcella - il parcheggio a 2 km di distanza dal palco, i posti risultavano esauriti e abbiamo improvvisato, posteggiando l'auto nel primo luogo disponibile a circa 5 km. Un contrattempo - ci racconta - che ci è costato un'ora per raggiungere l'area concerto e un'ora e un quarto per tornare alla macchina: tutto al buio delle strade di campagna e in mezzo a un bagno di folla.

E, infine, tre ore di coda: mi sono coricata alle 4,40".

Per fortuna il concerto, sebbene iniziato con notevole ritardo, è andato bene e la musica ha salvato una serata che non lasciava ben presagire.

Tuttavia, il fatto racconta di un finale con scenario dolceamaro (o se volete negroamaro) degno del Sandhills, il deserto del Nebraska, noto per essere di notte oscuro e tetro (come le strade di campagne), ma ricco di vita (gli spettatori).

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