L’occupazione finisce. L’azione del Comitato Pro Palazzo Comi continua

Il Comitato Pro Palazzo Comi - Casa della cultura, dopo oltre due mesi di Occupazione Culturale caratterizzata da incontri, dibattiti, concerti ed eventi completamente gratuiti, comunica che la lotta a difesa di Casa Comi Bene Comune entra in una nuova fase. L’evento di sabato 28 novembre ha coronato questo lungo periodo di attività, dimostrando come l’impegno attivo di cittadine e cittadini possa aprire nuove prospettive di fruibilità e condivisione dei beni pubblici, senza dover necessariamente ricorrere a particolari risorse economiche. Oltre a contrastare l’iter del Bando emanato dalla Provincia di Lecce, questi mesi hanno visto il Comitato impegnato in una fase Costituente che continua a svilupparsi e a prendere forma: l’obiettivo è di definire una proposta progettuale, di gestione partecipata, sostenibile e virtuosa. Sarà questa la strategia che tutte/i noi, in quanto membri del Comitato, porremo in essere nel momento in cui avremo l’opportunità di confrontarci con quello che sarà, si spera nel più breve tempo possibile, un interlocutore legittimo e legittimato: la Regione Puglia. Gli ultimi sviluppi ci consentono, infatti, di guardare al futuro con fiducia. È dei giorni scorsi, come già anticipato, la notizia dell’interessamento della Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia di Lecce che avevamo più volte sollecitato affinché verificasse la correttezza giuridica dell’iter di privatizzazione di Palazzo Comi e del Circolo Cittadino. L’elemento da noi segnalato riguarda la mancanza del parere vincolante della stessa Soprintendenza come previsto dall’art. 57 bis DLgs 42/2004, parere che sarebbe dovuto essere anche preventivo alla stesura del Bando. A tal proposito anche il Ministero dei Beni Culturali, sempre su nostra sollecitazione, ha chiesto formalmente chiarimenti e relativa documentazione alla Soprintendenza di Lecce. Inoltre, secondo le informazioni in nostro possesso, la Soprintendenza ha già comunicato tale inadempienza alla Provincia invitandola a regolarizzare la sua posizione. Dopo l’accesso agli atti garantitoci a partire dal 3 dicembre prossimo, si potranno avere ulteriori dettagli in merito. In virtù degli ultimi sviluppi vogliamo, dunque, comunicare la conclusione dell’Occupazione: siamo determinati a proseguire la nostra lotta nelle sedi opportune per impedire strumentalizzazioni tese a de-legittimarci e a screditare il nostro operato. In queste settimane abbiamo vissuto Casa Comi come la nostra casa, anche sostituendoci a chi ha, ancora oggi, obblighi gestionali e morali rispetto a questo luogo. Ci siamo impegnati a garantire accessibilità, fruibilità, pulizia e sicurezza; abbiamo fatto conoscere Palazzo Comi a decine e decine di persone coinvolgendo scuole, associazioni e artisti: interrompere l’occupazione, per noi, significa anche riconsegnare alla responsabilità e richiamare il settore pubblico ai propri obblighi rispetto alla gestione dei Beni Comuni.

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