di Nunzio DELL'ABATE
La corsa alla solidarietà nei confronti del popolo ucraino si intensifica giorno dopo giorno con l’acuirsi del conflitto in patria.
Anche la nostra Città non è voluta essere da meno con manifestazioni emozionanti promosse dalle parrocchie, scolaresche ed associazioni. Non sono mancate neppure iniziative da parte di singoli cittadini, come quella ludica e suggestiva di Rosario Mercogliano (in arte Clown Lacoste).
Certo sarebbe efficace e coinvolgente per l’intera comunità se ci fosse una testimonianza istituzionale ed attiva, come ad esempio l’ospitalità offerta dall’Amministrazione Comunale e sancita in una delibera di Consiglio ad alcune famiglie ucraine in uno degli immobili comunali attualmente non fruiti per altro.
Si può pensare all’ex scuola materna “Elisa Bramato” di Depressa o all’ex istituto scolastico di via Cipressi a Lucugnano, per restare nelle frazioni, oppure al capannone ristrutturato dell’Acait. Visto l’approssimarsi della bella stagione si potrebbe anche utilizzare l’antica scuola “San Luigi” di Borgo Pescatori a Tricase Porto, recentemente oggetto di recupero infrastrutturale. Si tratta di edifici operativi, dotati di servizi e con ampi spazi sia interni che esterni.
Certamente ciascuno di noi si stringerebbe attorno a queste sfortunate famiglie e si accenderebbe una gara per rendere quanto più confortevole e partecipato il loro soggiorno tricasino. Sarebbe poi entusiasmante e commovente al contempo veder sventolare su questi edifici, per il periodo di loro permanenza, le bandiere gialloblu e della pace.
Costituirebbe un bel messaggio educativo ai valori dell’accoglienza e del rispetto umano da consegnare alla storia della nostra Città, nel solco del nostro essere ospitali e solidali.