Parla l’Associazione Commercianti Tricase

CENTRO STORICO CHIUSO AL TRAFFICO? NON CI SONO LE CONDIZIONI

Spett.le Direttore, per l’Associazione Commercianti Tricase le problematiche connesse alla viabilità ed alla fruizione degli spazi comuni sono motivo di PRIORITARIA attenzione e di riflessione poiché le ripercussioni sul tessuto economico, commerciale e produttivo sono immediate e conseguenziali.

Se sappiamo benissimo che lo sviluppo dell’agglomerato cittadino ce lo siamo ritrovato e ci dobbiamo convivere sappiamo altrettanto bene che dobbiamo impegnarci per trovare le soluzioni e le alternative migliori per un utilizzo quanto più ottimale e funzionale degli spazi e dei luoghi pubblici.

In tale ottica e partendo dalle opposte posizioni di: chiusura del centro SI e chiusura del centro NO abbiamo provato a fare sintesi di quello che è il sentire prevalente dei nostri duecento soci. Con 21 domande più o meno elaborate siamo entrati progressivamente nello specifico del problema scoprendo che la quasi totalità dei nostri associati, sia quelli pro che quelli contro le chiusure, ritengono che di fatto al momento non ci siano le condizioni, o come hanno detto i più “non ci sono neanche i presupposti”, per chiudere il centro storico, almeno nei giorni e negli orari in cui la sua anima produttiva è all’opera.

Tutti hanno evidenziato come la chiusura, con le attuali condizioni, ha ripercussioni negative sull’intera viabilità e non solo nel centro. Tra gli interventi immediati nel centro storico i più gettonati sono individuati in quelli di:

a) riqualificazione e recupero delle zone Puzzu e Tempio;

b) realizzazione di viabilità alternativa e di aree di parcheggio in adiacenza o nel centro storico (eventualmente a tempo per favorire la rotazione ed il ricambio degli utenti);

c) realizzazione di un’area di parcheggio, in zona Donna Maria, attrezzata e collegata con il centro, fino a piazza Cappuccini, con mezzi a basso impatto ambientale.

Particolare importanza, per raggiungere l’obiettivo, viene data a:

  1. pulizia e decoro urbano per favorirne la fruizione, valorizzarlo ed evitarne il degrado;
  2. illuminazione per esaltarne architetture e scorci e per garantirne la sicurezza evitando l'isolamento dell'area e la desertificazione commerciale con perdita di vivibilità e del controllo sociale del territorio;
  3. piano traffico con viabilità alternativa e segnaletica adeguata per un utilizzo razionale ed in sicurezza da parte di tutti gli utenti della strada (conducenti e pedoni).

Va precisato che per la maggioranza dei nostri associati solo dopo gli interventi, per la risoluzione o l’attenuazione dei problemi che attanagliano il centro storico, è possibile valutare i limiti e le condizioni entro cui prevedere la chiusura. E’ interessante il dato in base al quale numerosi associati, effettuati i necessari interventi sulla viabilità, valuterebbero la realizzazione di un’area pedonale in via Roma/piazza Cappuccini.

Tra gli interventi più urgenti, non solo nel centro storico, viene segnalata la necessità di ripristino del manto stradale su molteplici strade e quello di intervenire sui marciapiedi per renderli realmente fruibili da pedoni e diversamente abili. Fuori dal centro storico i nostri associati suggeriscono di guardare a dei punti della città ritenuti strategici per la viabilità ed individuati in:

1-Via Pirandello e viabilità adiacente;

2-Via Roma (dove alcuni suggeriscono di valutare un inversione del senso di marcia o la realizzazione di un’area pedonale previi correttivi sulla limitrofa viabilità) e l’intersezione tra questa e via Cadorna/Thaon de Revel;

3-Via per Tricase Porto (tratto tra il semaforo e la ZTL, dove viene suggerito un senso unico direzione centro e la realizzazione di parcheggi su tutto il lato del marciapiede di recente realizzazione);

4-L’area del Liceo Comi e quella tra il passaggio a livello e la zona 167 (come alleggerimento della pressione parcheggi ma anche del traffico);

5- La cosidetta Cosimina come alternativa al traffico che taglia la città per attraversarla.

Altra interessante proposta emersa è quella di realizzare un percorso protetto con marciapiede e pista ciclabile che dal semaforo di donna Maria porti a Tricase Porto. Noi come cittadinanza attiva abbiamo dato il nostro contributi. Chi ha l’onere di decidere per la comunità ne valuti il risultato.

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