Al Presidente della Regione Puglia
Dr. Michele Emiliano
Egregio Presidente,
Chi scrive è un parrucchiere di Tricase (Lecce), ROCCO SPARASCIO, che svolge questa attività da circa 40 anni.
Con la presente, intendo farmi portavoce di un gruppo di colleghi parrucchieri, possessori di partita IVA, che in questo momento, com’è a sua conoscenza, stanno vivendo, insieme alle loro famiglie, un momento di gravissima difficoltà a causa dell’inattività professionale, cui sono costretti, dalle disposizioni ristrettive provocate dalla pandemia.
Già in tempi normali era difficile mantenere in piedi una simile attività in quanto, nei piccoli paesi del basso Salento, gli incassi giornalieri non bastavano a coprire tutte le spese che una ditta deve sopportare in considerazione del fatto che oltre il 60 % viene assorbito da tasse e utenze.
Purtroppo la pluriennale crisi economica, aggravata negli ultimi mesi dalla pandemia, ha irrobustito ulteriormente il fenomeno dell’abusivismo in questo settore, cui bisogna aggiungere anche il fatto che la clientela, priva molto spesso di reddito e di altre entrate finanziarie, non richiede più da tempo servizi importanti e più remunerativi. Nella spesa familiare, quello per il parrucchiere, non rientra più tra i costi necessari e indispensabili.
Allo stato attuale il nostro futuro appare molto complicato poiché sia dalle disposizioni nazionali che da quelle regionali non si riesce a capire quando avremo la possibilità di aprire i nostri saloni. Noi non chiediamo provvidenze economiche, a noi interessa solo lavorare, ovviamente con le dovute precauzioni sanitarie e sociali al fine di garantire la sicurezza ai nostri clienti, a noi stessi e alle nostre famiglie. In tal senso siamo disponibili a farci carico di tutte le misure necessarie che gli organi competenti riterranno di dover adottare.
Voglio inoltre ricordare che tutti noi dobbiamo onorare le scadenze programmate: fatture di ordini, utenze, prestiti personali, cui bisogna aggiungere le spese relative al mantenimento della famiglia. Tutto ciò noi possiamo onorarlo solo attraverso lo svolgimento del nostro lavoro, altrimenti non pochi di noi saranno costretti a chiudere.
Caro Presidente, alla luce della drammatica situazione in cui siamo, le chiediamo di non abbandonarci e di valutare la possibilità di farci tornare nei nostri saloni con tutte le misure di sicurezza che Lei intenderà approvare. Tenga infine presente che i nostri clienti sono in condizioni pietose e, anche se devono rimanere a casa, non è da escludere che molti di loro possano ricorrere a coloro che esercitano abusivamente la professione di parrucchieri.
Pertanto Le chiediamo di valutare queste considerazioni che riguardano un’intera categoria della Regione Puglia e di consentirci, al più presto possibile e alle condizioni che riterrà più opportune, di farci riaprire i nostri saloni.
In attesa di un riscontro positivo, Le porgo i più distinti saluti.
Tricase,16 aprile 2020
Rocco Sparascio