di Alessandro Distante

A Tricase, per le Europee, ha votato appena il 43% degli aventi diritto.

Una percentuale estremamente bassa se confrontata non dico con quella raggiunta in Belgio (98%) ma anche con la media italiana (56%).Certo, il voto alle Europee era più difficile rispetto ad altre competizioni; l’elettore doveva non solo crociare il simbolo ma anche esprimere le preferenze, addirittura fino a tre, rispettando le quote di genere.

E’ altrettanto vero che molti tricasini, specialmente giovani, sono fuori per motivi di studio o di lavoro e non hanno fatto ritorno per votare. Ma, al netto di questi fattori, la scarsa affluenza pone in evidenza uno scarso interesse al voto. E quando parlo di interesse al voto intendo proprio riferirmi all’interesse del cittadino al risultato finale.

Non è un caso che le maggiori percentuali di votanti si raggiungono in occasione delle elezioni a livello comunale: la partecipazione cresce in relazione al rapporto tra elettore ed eletto. Eppure, votare per l’Europa significava dare un contributo ad una certa idea di Europa.

Mai come questa volta le scelte per il Parlamento europeo costringevano l’elettore a scegliere tra due modelli di Europa: un’Europa degli Stati oppure gli Stati Uniti di Europa. Era questo, fondamentalmente, il tema, malgrado una campagna elettorale caricata da un dibattito più sulla politica interna e nazionale che di respiro europeo. Ma tant’è.La scarsa affluenza alle urne è un dato allarmante per una democrazia. Certo, il voto non è tutto ma è molto, specialmente se mancano altri luoghi e altri momenti di partecipazione.

La minoranza votante dei tricasini ha premiato il Partito Democratico (1725), seguito dalla Lega (1511) e quindi dal Movimento 5 Stelle (1493).

In consiglio comunale PD e 5 Stelle sono minoranza mentre nell’Europa tricasina sono maggioranza; la Lega è presente in Giunta con un Assessore ed in Consiglio con un Consigliere che però sembrerebbe non interessato a riproporsi in caso di nuove elezioni.

In compenso, la Lega tricasina ha spinto in Europa Andrea Caroppo che, insieme a Raffaele Fitto, candidatosi con Fratelli d’Italia, rappresenteranno il Salento a Strasburgo. Rimane il dato della poca affluenza, un dato che allontana l’Italia, e soprattutto il Sud, dall’Europa, una lontananza che a Tricase, città del Sud e dell’Italia, è stata vissuta dalla maggioranza degli elettori.

Il cammino da un’Europa degli Stati ad un’Europa dei popoli è ancora lungo

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