di Pino Greco

Continua la “battaglia” su Villa Sauli a Tricase Porto.

Il Comune di Tricase, dopo aver intimato ai proprietari di porre in sicurezza l’edificio dopo il tornado di qualche mese fa ed aver ordinato la demolizione trattandosi di un edifico pericolante, ha ora ordinato comunque la demolizione perché ha scoperto che la struttura è abusiva.

Il fabbricato come si legge nell’ordinanza che pubblichiamo- è stato realizzato in difformità sostanziale dal nulla osta rilasciato nel lontano 1963; da qui l’ordine di integrale demolizione.

La nuova ordinanza del Comune ha fatto venir meno l’interesse da parte dei proprietari di vedere deciso il ricorso che avevano proposto contro la prima ordinanza. Conseguentemente, il T.A.R. Lecce ha dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente venir meno dell’ordinanza di sospensiva, il ricorso dei proprietari.

Il TAR ha preso atto che dopo la sospensiva già accordata sull’ordinanza sindacale e dopo che i proprietari avevano presentato un progetto di consolidamento e restauro del fabbricato rigettato dall’UTC, lo stesso Comune aveva emesso una nuova ordinanza di demolizione per presunte difformità urbanistiche, assegnando ai proprietari un termine ulteriore di 90 giorni per la demolizione.

E’ molto probabile che la “battaglia” continuerà con un nuovo ricorso da parte dei sigg.ri Sauli. Staremo a vedere.

Dopo decenni di polemiche, la questione venne messa in movimento nel 2017 dal sindaco Chiuri che emise un primo provvedimento con il quale ordinava ai proprietari una opportuna custodia dello stesso immobile perché l’area interna poteva essere interessata da pericoli di crollo.

Il 25 novembre 2018, dopo il passaggio del tornado, la demolizione diveniva non più rinviabile. Ad attestarlo il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce dopo apposito sopralluogo: “l’immobile sito a Tricase Porto, Villa degli Oleandri, è una concreta minaccia per tutti”.

Da qui l’ordinanza del sindaco Chiuri :“demolire Villa Sauli entro trenta giorni”.

Il T.A.R. sospese l’ordinanza di demolizione, rinviando al 20 marzo la finale decisione.

Ma, ora, il nuovo intervento del Comune e la contestazione che l’edificio è completamente abusivo. Verrebbe da chiedersi: solo ora si scopre questo abuso?

 

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