di Alessandro Distante

...ricomincio da zero...La nuova Stagione, Tricase deve registrare alcune perdite:

SIFF addio !  Alba in Jazz addio !  Festival dell’Armonia, addio ?

E’ arrivata l’Estate; il calendario non lascia dubbi perché il 21 giugno segna l’inizio della Bella Stagione.

Il tempo, invece, non sembrerebbe essersi sintonizzato con i caldi e il solleone se è vero –come è vero- che alcuni nubifragi dei giorni scorsi hanno messo a dura prova le speranze di bagni e abbronzatura e ci hanno messi di fronte ad allagamenti e danni alle campagne.

L’arrivo dell’Estate, per ogni Amministrazione comunale, è anche l’arrivo delle iniziative che servono per far trascorrere belle serate ma, soprattutto, per attrarre turisti da fuori.

In tutti i paesi si moltiplicano gli incontri con gli Autori, le rassegne letterarie, le mostre, i dibattiti, la musica, la danza, il teatro, gli spettacoli, oltre alle tradizionali feste paesane con tanta devozione per il Santo di turno ma sempre più attente a ciò che piace.

Anche l’Amministrazione Comunale di Tricase ha elaborato e pressocché completato il suo calendario estivo (ne pubblichiamo una piccola parte); pur non conoscendo la programmazione completa si ha notizia di una Estate con tanti incontri, alcuni anche di rilievo, ma un dato è certo: la nuova Estate tricasina segna una frattura con le iniziative degli anni passati.

E’ quasi una maledizione: ogni Amministrazione che sale a Palazzo Gallone butta a mare quello che ha pensato e fatto chi l’ha preceduta e ricomincia daccapo o, forse, da zero.

E’ così che, prima ancora di partire con la nuova Stagione, Tricase deve registrare alcune perdite.

Cominciamo dal dirottamente a Presicce del SIFF, Salento International Film Festival ideato ed organizzato da Gigi Campanile. Una proposta di rassegna di un cinema lontano ed estraneo ai circuiti ordinari e tradizionali; aperto agli influssi nuovi di India, Cina, Iran, Nord Africa e dintorni.

SIFF addio!

Altro appuntamento dirottato, questa volta su Castro, è Alba in Jazz. Erano alcuni anni che Marina Serra era diventato il luogo dove, all’alba, tantissime persone provenienti da tutta la Provincia e non solo, si davano appuntamento per ascoltare la musica di personaggi di primissimo livello. Il tutto con l’incanto del sole che sorgeva sul mare.

Alba in Jazz addio!

Da qualche anno Tricase aveva l’esclusiva del Festival dell’Armonia che aveva portato a Tricase scrittori e giornalisti di fama e di assoluta autorevolezza, come, solo per citarne uno, Roberto Saviano in una gremitissima Piazza Cappuccini.

Quest’anno il Festival ha fatto base ad Alessano, con una presenza, certo importante ma non esclusiva, in Lucugnano per celebrare il poeta Girolamo Comi.

Festival dell’Armonia, addio?

Insomma stop and go su tutti i fronti. La manìa del cambiamento, che pare sia diventato il mantra dei nostri giorni a tutti i livelli, porta a queste conseguenze: il cambiamento può significare azzerare sempre tutto e ripartire daccapo?

La capacità di attrarre turisti, che significa anche un ritorno apprezzabile economicamente, si costruisce nel tempo. Alcune iniziative, in campo provinciale, sono diventate attrattori turistici a distanza di molto tempo da quando sono partite: la costanza nel ripresentare l’iniziativa ha portato ad un loro progressivo e costante miglioramento e ad una crescita di interesse da parte del pubblico, locale ed anche nazionale.

Una politica culturale non può essere soltanto elargire contributi per serate che tuttavia non riescono ad andare oltre l’interesse paesano oh, pardon, cittadino; occorre lungimiranza ed investimenti che, nel tempo, possono portare ad un ritorno in termini di immagine e di capacità di attrarre.

Se invece a Tricase ad ogni Amministrazione si ricomincia da zero (e neppure da tre come diceva Troisi), allora si interrompe un percorso che non può essere quello della singola Amministrazione al potere ma che, se è della Città, sopravvive e cresce… a prescindere.

Per chiarezza: le riflessioni sopra esposte sono scritte oggi con l’Amministrazione Chiuri ma sono soltanto una conferma di un fenomeno che si è ripetuto ad ogni cambio di Amministrazione. Solo per non andare molto indietro: l’Amministrazione Musarò propose ed organizzò TricaseComics (ed altro); l’Amministrazione che le succedette (Coppola) abbandonò quella Manifestazione.

La questione di fondo è sempre quella: Tricase cammina in una direzione o cammina senza meta, a strattoni, divisa, lacerata, con una frattura che impedisce di costruire per spararla grossa  una storia che duri nel tempo e che sia leggibile anche da fuori?

 

in Distribuzione