di Alessandro Distante

Santi e peccatori, cielo e terra, vita e morte si sono incrociati all’alba durante la celebrazione della Messa nel cortile di

Sant’Antonio.

La devozione al Santo e il limite delle nostre storie, la vita dei presenti che si specchia nella morte di quelli che riposano

nel Cimitero, al di là del cortile, e tutto e tutti uniti da una forte brezza mattutina.

Alla fine, don Donato ringrazia tutti e annuncia che vi è prova documentale che Sant’Antonio, insieme a San Vito,

è il protettore dell’intera Città di Tricase.

Non una rivendicazione, ma un ulteriore impulso a ritrovare quell’unità per la quale aveva pregato un altro Antonio,

parroco di Tricase prima di diventare Vescovo.

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