di Ernesto Abaterusso
Gentile direttore,
ho letto con un po’ di ritardo l’intervento del prof Ercole Morciano sulla situazione dei comuni del Capo di Leuca.
Con ritardo, quindi, le invio queste mie riflessioni, nel caso in cui dovesse ritenere interessante renderle pubbliche.
Lo dissi nella campagna elettorale del 2015 che mi vedeva impegnato per la elezione in consiglio regionale: la provincia di Lecce non ha avuto negli anni precedenti quanto le spettava dal governo regionale. I fondi Ue arrivati a Lecce rappresentano appena il 10% di fronte ad una popolazione che rappresenta il 25% dei pugliesi. C’è stata una evidente discrasia dovuta ad una classe politica poco rappresentativa degli interessi del territorio.
A ciò si aggiunga che i fondi destinati alla nostra provincia sono andati per il 50% alla città capoluogo e che al capo di Leuca sono arrivate solo le briciole. Dal 2015 ad oggi la situazione è leggermente migliorata. Nel patto con la Puglia è stata inserita la somma di 150 milioni per la realizzazione della elettrificazione della linea Martina Lecce Otranto Gagliano del Capo, opera propedeutica alla realizzazione della Metropolitana di superficie del Salento.
E’ una mia personale battaglia portata avanti quando nessuno ci credeva più.
La giunta regionale è stata “costretta” a riconoscere il capo di Leuca quale seconda Area interna di Puglia ed il consiglio regionale ha approvato alla unanimità la legge di iniziativa di 31 Comuni sugli accordi di area. I comuni del Capo di Leuca hanno avuto un ruolo trainante nel territorio. Sono tre grandi questioni che avevo posto nel corso della campagna elettorale e che , come suol dirsi, abbiamo portato a casa.Non saranno il toccasana che farà invertire il trend , ma se i comuni, le imprese, gli operatori e le organizzazioni di categorie sapranno farlo , con questi strumenti il capo di Leuca potrà programmare autonomamente il proprio presente ed il proprio futuro senza delegarli ad altri.
Ovviamente vi sono tante altre questioni che pesano sull’arretramento del nostro territorio. Qui è stato programmato il turismo di massa ( sarebbe più esatto dire quello da sballo) che crea più problemi che utilità. In altre parti di Puglia si è programmato il turismo d’elite che porta ricchezza ed evita problemi. E’ stata una scelta studiata e realizzata nel silenzio, anzi con la condivisione, non so quanto cosciente , di rappresentanti della provincia di Lecce che da ben 8 anni hanno responsabilità di governo con tali risultati. Stessa cosa dicasi per lo sviluppo.
Abbiamo la fortuna, lo dico anche da imprenditore del settore, di un ritorno dei marchi del lusso nella nostra terra che ha una grande tradizione nel settore. Ci sono tanti strumenti che la Regione può mettere in campo, ma ad oggi non ha ancora fatto nulla.
Le zone industriali attendono i servizi per le imprese, gli interventi per la sicurezza, gli incentivi per i bassi consumi energetici, per l’abbassamento del costo del lavoro. Tutto ciò significherebbe sviluppo, investimenti, lavoro.
E poi c’è la grande questione della Xilella. Nell’ultima sessione di bilancio ho presentato un emendamento che destinava 300 dei 1.600 milioni del Psr per i territori colpiti da Xilella. Il presidente Emiliano ne ha chiesto il ritiro con l’impegno che si provvederà in sede di rivisitazione del Psr. Il nostro è un territorio che , al pari di quelli terremotati, ha bisogno di un aiuto straordinario e duraturo nel tempo.
La Regione deve farsene carico. Le questioni da toccare sono tante e non ho voglia di annoiare.Vorrei solo aggiungere che i sindaci del Capo di Leuca farebbero bene a valutare l’opportunità di una mega fusione che, da sola, consentirebbe una serie di vantaggi economici, finanziari e non solo. “Tricase di Leuca “ sarebbe un comune di 78/80 mila abitanti ed avrebbe voce per imporre in ogni tavolo le sue problematiche.
A cominciare da quelle che il prof Morciano ha così egregiamente elencato.
Suggerisco al direttore ed al prof Morciano di organizzare prima dell’estate un seminario sul tema con la partecipazione di quanti si sentono parte di tale questione. Io do già ora la mia disponibilità.
Un caro saluto