di Alessandro Distante Il Consiglio Comunale di Tricase, all’unanimità o quasi (assenti il sindaco Coppola e il consigliere Dell’Abate), ha approvato il progetto definitivo denominato “Delocalizzazione area di selezione rifiuti differenziati, indifferenziati ed ospedalieri dell’Ospedale Card. G. Panico con ristrutturazione edilizia di fabbricati esistenti e sistemazione dell’area interessata sita in via comunale dei Trunchi”.

Il Consiglio Comunale ha esaminato il progetto presentato dall’Azienda Ospedaliera e lo ha ritenuto un’opera indispensabile e che riveste il carattere di pubblica utilità.

Il progetto nasce dalla necessità di delocalizzare l’area di attuale selezione dei rifiuti e ciò per ragioni igienico-sanitarie così distanziando quell’area dagli edifici.

Tale spostamento è funzionale anche ad ampliare e adeguare l’impianto di cogenerazione e di gas medicali dell’Ospedale.

La finalità è quella di realizzare un deposito temporaneo dei rifiuti e la zona individuata è un’area posta alle spalle di Casa Betania dove già esistono, adiacente alla stradina che porta al Cimitero, alcuni vecchi fabbricati che verranno ristrutturati e utilizzati allo scopo.

Per realizzare l’intervento, il Comune doveva valutare la bontà della proposta progettuale sotto il profilo del pubblico interesse e così consentire di variare lo strumento urbanistico.

Oggi, a Tricase, vige un vecchio Programma di Fabbricazione rivelatosi inadeguato -come ha detto il Consiglio Comunale- rispetto alle esigenze urbanistiche e sociali della comunità ed alle strategie operative del Comune.

L’Ospedale, in particolare, è racchiuso in un contesto già urbanizzato ed edificato e quindi è difficile reperire all’interno o nelle immediate vicinanze spazi adeguati per i servizi necessari alle esigenze del Polo ospedaliero. Da qui la necessità di liberare uno spazio già destinato al deposito dei rifiuti e reperire un’altra area da adibire a deposito così da poter meglio utilizzare l’area che rimarrà liberata.

L’area individuata, di proprietà dell’Azienda, è tuttavia classificata come zona agricola, e come tale non utilizzabile per un impianto di deposito di rifiuti.

Da qui la necessità di procedere con una variante urbanistica che il Comune ha ritenuto possibile in quanto trattasi di un intervento di pubblica utilità.

Certo fa pensare una variante urbanistica che si approva mentre la Città sta riflettendo sul nuovo Piano Urbanistico Generale; i cittadini infatti, proprio in questi mesi, si riuniscono per leggere il territorio, individuare i suoi bisogni, delineare linee di sviluppo; ma le urgenze premono e il Consiglio Comunale ha così deciso di approvare la variante, trasformando una zona agricola in zona a servizi.

Il Comune ha considerato favorevolmente il progetto –così si legge nella delibera- anche per salvaguardare il diritto alla salute e alla sicurezza dei cittadini, tutti fattori predominanti nell’assetto del territorio ed ha affermato di voler prendere in favorevole considerazione tutte le proposte finalizzate a tale scopo.

Il progetto verrà reso pubblico e i cittadini potranno inviare osservazioni; dopo di chè il Consiglio Comunale si pronuncerà definitivamente senza necessità di controllo regionale.

 

 

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