Prima dell' intervento 

di Pino Greco   L’assessore Fracasso è andato a pulire . Marina Serra: L’assessore comunale alla cultura, ing. Sergio Fracasso è andato a pulire la “ deprecabile “ scritta a Marina Serra. Due giorni di impegno. Due giorni per continuare a contribuire al decoro della nostra costa. Martedì 19 e mercoledì 20 luglio 2016, l’appuntamento è per le ore 7,30. C’eravamo anche noi. Abbigliamento da “operaio” e attrezzi alla mano, l’assessore Fracasso, con l’unico dipendente comunale “operativo”, Fernando Peluso, hanno ripulito la scritta offensiva “ Tourist Terrorist ” , segnata sul muro di Marina Serra da qualche incivile.

Guarda il video : http://www.ilvolantinoditricase.it/video.html

Dopo l'intervento

Incontro con Fabrizio Barca

di Alessandro Distante In un piccolo, ma grazioso, hotel del Capo di Leuca di un piccolo, ma altrettanto grazioso, comune del Basso Salento, si sono dati appuntamento martedì scorso i vertici politici delle Amministrazioni Comunali del Sud Salento, tra i quali anche alcuni Assessori del Comune di Tricase, per un confronto sulle criticità e potenzialità del territorio. Il tutto sotto la supervisione attenta di Fabrizio Barca, già Ministro della Repubblica italiana ed ora a capo del CTAI, una struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri che gira per l’Italia e favorisce la conclusione di accordi con le c.d. Aree interne.Un pomeriggio nel quale operatori e fruitori del settore dello Sviluppo Locale, della Salute e dei Servizi Sociali, della Scuola e della Formazione, della Mobilità e dei Trasporti locali, tutti del Basso Salento, hanno rappresentato, nei cinque minuti loro concessi, punti di forza e di debolezza ed hanno delineato chiavi di lettura del presente ma soprattutto del futuro.“In Italia –ha detto Barca- ci sono tante Aree che si ritengono l’ultimo lembo, perché l’Italia è formata da tanti punti terminali e cioè di luoghi oltre i quali non si può andare.”. Non basta quindi essere De finibus Terrae per guadagnarsi attenzioni e quindi anche fondi statali. Ma quello che Barca ha sottolineato, anche con forza, è che l’intervento pubblico non può essere finalizzato a finanziare singoli interventi o singole opere, ma deve inserirsi in un patto tra lo Stato, la Regione e gli Enti Locali che può avere valore e può ricevere fondi se è finalizzato ad un progetto di sviluppo. “La domanda che dovete porvi è quale Salento volete tra venti anni”, ha detto con forza Barca.“Quello che conta non sono i progetti ma le persone”; così sottolineando come sono le idee e non gli interventi ad essere fondamentali, il progetto e non le opere.E in questo senso Barca non ha mancato di ricordare che le risorse pubbliche elargite nel Mezzogiorno non sono state affatto irrisorie; il problema è, allora, il ritorno di quelle risorse o, meglio, la traduzione di quei finanziamenti pubblici in cambiamenti stabili e positivi del territorio. E poi alcuni dati ed imput significativi: il settore turistico, pure in forte crescita, non può essere l’unico settore sul quale puntare ed investire. Occorre –secondo Barca- riqualificare culturalmente o contaminare il passato, il presente ed il futuro recuperando quella produzione del manifatturiero che, fino a qualche decennio fa, era il punto di eccellenza del Capo di Leuca. Ed il dialogo intergenerazionale diviene un metodo fondamentale per questa operazione di recupero e di rigenerazione e riqualificazione. L’agricoltura costituisce –secondo l’Esperto- un altro settore di estremo interesse e con grandi potenzialità. “Eppure –ha detto Barca- i prodotti DOP e IGP sono soltanto un ventesimo di quelli di altre aree interne italiane”. Ciò vuol dire che non vi è stata adeguata valorizzazione dei prodotti della terra. Ciò che conta è saper vendere perché in agricoltura è importante produrre ottimi olii ed ottimi vini ma poi ciò che conta è venderli bene, così da rendere remunerativa la produzione. Nelle nostre aree vi è stato un decremento della popolazione impiegata in agricoltura pari al 44% a differenza di un dato negativo, ma migliore, di altre aree simili dove la popolazione che vi lavora è diminuita del 33%.Un altro dato che Barca ha sottolineato è che nel mondo delle imprese salentine ben l’11% è formato da cittadini stranieri, anche se il tasso di immigrazione è bassissimo. La spiegazione è che molti cittadini stranieri aprono soprattutto attività commerciali ed il riferimento esplicito è stato ai cinesi. “Non pensate di poter programmare il vostro futuro a prescindere da questo dato; dovete coinvolgerli nei processi di lettura e di sviluppo. Non è facile, ma è un obiettivo importante”. Leggendo un interessante documento firmato dai Comuni aderenti all’Area, Barca lo ha qualificato come un punto di partenza ma assolutamente insufficiente. L’impostazione del lavoro che potrebbe portare all’Accordo con lo Stato e la Regione deve essere quella non di chiedere per realizzare singole opere, ma di elaborare un’idea di sviluppo.Ed in questo diviene fondamentale la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio creando quel positivo atteggiamento di dialogo e di condivisione che, trasversalmente, viene ad interessare tutti i mondi, da quello produttivo a quello della formazione e della scuola, da quello delle infrastrutture a quello dei servizi. Particolarmente e ripetutamente citati i temi dei trasporti sia su rotaie che su strada e della sanità con una sanità sul territorio diffusa ma tendenzialmente deospedalizzata. Barca non ha mancato di apprezzare lo spirito collaborativo e la capacità di cooperare da parte dei Comuni del Capo di Leuca che già da tempo lavorano insieme in Unioni di Comuni, ma quello che deve acquisirsi è comprendere che le singole realtà cittadine devono sentirsi parte di un’area e quindi cedere pezzi della loro territorialità in favore non solo di una gestione comprensoriale ma di un progetto di territorio vasto. Un pomeriggio, quello svoltosi a Patù, di estremo interesse ma soprattutto che ha posto in risalto un metodo di lavoro innovativo: ad offrire spunti di analisi e di proposta non solo uno o più relatori ma chi è sul fronte, chi lavora ogni giorno nei vari settori, così coinvolgendo direttamente non solo, ad esempio, il dirigente delle ferrovie del Sud Est ma anche il pendolare che impiega due ore per raggiungere Lecce e che trova le stazioni chiuse e non può fare il biglietto salvo poi beccarsi 50 euro di sanzione; non solo il dirigente scolastico ma anche lo studente; non solo il sindaco ma anche il comune cittadino.Un metodo nuovo che voleva rappresentare anche un’idea nuova di finanziamento pubblico; un finanziamento che interviene su un progetto che nasce dal basso e che è partecipato.Un metodo ed una possibilità nuova per creare un Capo di Leuca aderente alla storia, attento alle sue ricchezze, ma capace di offrire occasioni di lavoro e quindi di permanenza per i giovani.

Cambia nome…ma non la passione. L’ex squadra che lo scorso anno giocava in serie B2, disputerà quest’anno il campionato di serie C. Il presidente Francesco Cassiano, ha costruito una squadra per vincere e dare spettacolo

Anche questa ve l'avevamo anticipata da un po' di tempo: Antonio Raone a Tricase . Si tratta di un leader, una persona che farà le cose per bene. Si tratta di un nuovo main sponsor. Proprio così. Da oggi l’Atletico Tricase ha un nuovo main sponsor sulle maglie da gioco: Idroservice Italia.Idroservice Italia è leader nei servizi industriali ed opera con tecnologie all'avanguardia. La squadra? La maggior parte sarà composta da atleti tricasini…Dunque, Citto, Ruberto, D’amico e Striano sono avvisati.. Il mister ? Due in corsa: Orazio Mitri o Rocco Errico ( per il secondo stipendio garantito dal fratello Salvatore). Lunedì, 25 luglio è il giorno dell’iscrizione al campionato di Promozione…Cosa già fatta….

Dall’ Avamposto MARE al Veliero Portus Veneris, passando per l’Università del Salento e il CIHEAM Bari, l’unione fa la forza. Il calendario di eventi e iniziative che animeranno il Porto Museo di Tricase fino al 31 luglio. Un’estate ricca di eventi quella in programma nel Porto Museo di Tricase, in fermento già da qualche settimana, grazie alla vitalità dei suoi partner e di tutte le realtà locali, mosse dall’obiettivo condiviso di investire in cultura e natura per innescare, partendo dai propri valori culturali, storici, naturalistici e di relazione con l’intero Mediterraneo, un percorso di crescita economica, sociale e culturale del territorio, che sia soprattutto responsabile e sostenibile. Una vitalità supportata dalla consapevolezza che l’esperienza della creazione del Porto Museo di Tricase è diventata modello ed esempio replicabile nei territori e nelle comunità costiere del Mediterraneo. In questa avventura mediterranea si è partiti dalla Tunisia, dal Porto di Zarzis e dal Governatorato di Medenine che, grazie alla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, al CIHEAM Bari, al Ministero tunisino dell’Agricoltura ed a diverse agenzie ed enti del territorio, sull’esempio di Tricase, hanno istituito il Museo delle Tradizioni della pesca, la Maison du Gout oltre ad un centro di aggregazione e di programmazione, sala conferenze e sito di ospitalità, coinvolgendo i pescatori e l’intera comunità. Un entusiasmo e un dinamismo che trova la sua espressione nelle diverse strutture del Porto Museo di Tricase, tra cui il complesso rupestre “La Rena e Le Sette Bocche”, antico deposito di mercanzie, cantiere e dimora dei pescatori, oggi “piattaforma” per la comunicazione e lo scambio di idee, prodotti tipici, cultura e arte; e l’Avamposto MARE, avamposto mediterraneo per la valorizzazione dei territori costieri e per la tutela della biodiversità.Anche il progetto “È arrivato un veliero carico di…” porta nuovo vigore sulla banchina del Porto Museo di Tricase. Sempre investendo in cultura e natura e, dopo aver coinvolto, lo scorso anno, alcuni dei più interessanti porti di Puglia, per quest’anno, insieme a tutti i Partner (Associazione Magna Grecia Mare, CIHEAM Bari e Art Corsivo Basso srl), il veliero Portus Veneris, trasformato in nave scuola e libreria navigante, prosegue la sua “navigazione” valorizzando il suo territorio e la sua comunità, continuando ad offrire nuove opportunità a tutti, anche ai giovani aspiranti scrittori che, imbarcati in questa affascinante avventura, sono gli autori dei 6 manoscritti della collana APPRODO A …, edita da Negroamaro.Entriamo nel dettaglio dei prossimi appuntamenti in programma, che si svolgeranno non solo a Tricase, ma anche in altre località della costa pugliese. Da domenica 17 luglio, presso il Porto Museo di Tricase è iniziato un percorso di formazione e cooperazione, a cura di CIHEAM Bari e Associazione Magna Grecia Mare, dedicato ad esperti del settore pesca delle lontane isole Fiji, Marshall, Kiribati e Tuvalu, a cui si sono aggiunti ben 9 funzionari, tecnici ed esperti egiziani del settore pesca ed acquacoltura, anche loro impegnati in un programma di cooperazione e formazione nel Porto Museo di Tricase. Sabato, 23 luglio, il pomeriggio inizierà con le attività laboratoriali di antica marineria del progetto "È arrivato un veliero carico di", a cui seguirà la lezione-seminario della dott.ssa Cinzia Gravili (Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina, Di.S.Te.B.A., Università del Salento) su "Specie aliene lungo le coste pugliesi e nel resto del Mediterraneo"(ore 19.30, Avamposto Mare). Nel corso dell'incontro, la ricercatrice universitaria presenterà le 38 specie aliene marine (alghe, meduse, pesci) segnalate lungo le coste pugliesi illustrando i principali metodi utilizzati per la loro identificazione e il loro studio e le conseguenze negative di questi innesti sull'ecosistema di tutto il Mediterraneo. Uno studio condotto anche attraverso i progetti relativi alla "Scienza dei cittadini" ("Occhio alla medusa" e "Il mare sei tu"), che contribuiscono al monitoraggio e identificazione delle specie aliene, e con una dimostrazione anche pratica dell'utilizzo dei microscopi per l’identificazione degli organismi marini. Alle 21.30, sulla banchina del Porto, concluderà la serata, la presentazione del libro “Guarda come balla” dell’autrice tricasina Katia Azzarito, edito da Progedit, in cui interverranno e dialogheranno con l’autrice il prof. Eugenio Imbriani (docente di Antropologia culturale presso l’Università del Salento) e il regista Edoardo Winspeare, per un analisi sulle evoluzioni e trasformazioni avvenute nella pizzica salentina.Saranno sempre i laboratori di antica marineria, tenuti dall’equipaggio del progetto “È arrivato un veliero carico di…” a dare inizio domenica 24 luglio, alle 18.00, alle attività del progetto, che proseguiranno con la presentazione, dalle ore 20, presso il Complesso rupestre “La Rena e le Sette Bocche”, del libro “Bari, la Puglia e l’Islam”, di Vito Bianchi (Adda Editore), un percorso di analisi delle contaminazioni tra la cultura musulmana e quella del nostro Sud, nell’arte, nell’architettura, nella lingua e nella gastronomia. E proprio partendo da tali riflessioni, l’appuntamento gastronomico “CICERES & ITRYA - Ciceri e Tria” propone un momento di incontro tra la cucina egiziana e quella salentina, un laboratorio di cultura gastronomica per esporre e proporre al pubblico due dei loro piatti più tradizionali, i Ciciri e Tria o Massa e Ciciri, e il KOSHARI, popolarissimo in Egitto, composto da due diversi tipi di pasta, ceci, riso, cipolle soffritte e lenticchie. Due identità e due tradizioni distinte, unite da un’unica identità e tradizione mediterranea! A far da cornice, sulla banchina del porto, le mostre fotografiche “Fotemozioni” di Costantino De Giuseppe e “Oltrenatura” del collettivo fotografico Xima, mentre esposizioni e degustazioni di eccellenze del territorio contribuiranno ad animare “La Rena e le Sette Bocche”. Gli ultimi due appuntamenti in calendario per il mese di luglio sono il 30 e 31 con gli eventi del progetto "È arrivato un veliero carico di..." e le attività sul e con il veliero-libreria Portus Veneris.Si partirà sabato 30 luglio, sempre con il laboratorio di antica marineria per proseguire con la presentazione del libro “I soliti uomini” di Andrea Settembrini (Terra d’Ulivi Editore). Domenica 31 luglio, il veliero Portus Veneris mollerà gli ormeggi dal porto di Tricase, per raggiungere Otranto dove in serata sarà presentato il volume “Approdo a… Otranto” di Giulia Guida (Negroamaro Editrice). E se pensate che questo programma sia già ricco, immaginate quali altri sorprese potrebbe riservare. INFO E CONTATTI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. TEL: Monica Martella: 392 974 7982 - Antonio Errico: 333 894 6139

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