Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 30 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati  4.577 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 99 casi positivi: 32 in provincia di Bari, 30 nella provincia BAT, 33 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 caso residente fuori regione.

Sono stati registrati 3 decessi: 1 in provincia BAT e 2 in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 409.364 test.

4.675 sono i pazienti guariti.

2.516 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 7.786, così suddivisi:

3034 nella Provincia di Bari;

694 nella Provincia di Bat;

773 nella Provincia di Brindisi;

1887 nella Provincia di Foggia;

797 nella Provincia di Lecce;

540 nella Provincia di Taranto;

60 attribuiti a residenti fuori regione;

1 provincia di residenza non nota (1 caso eliminato da database).

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Sabato, 26 settembre 2020

La mia colonna

di Alfredo DE GIUSEPPE

Gli elettori pugliesi, confermando Michele Emiliano, hanno scongiurato una serie di terremoti politici. Una vittoria di Raffaele Fitto, attualmente (penso ancora per poco) nelle fila di Fratelli d’Italia della Meloni avrebbe avuto una serie di conseguenze a catena, la cui misura non è facile calcolare.

Innanzitutto il centro destra avrebbe conquistato un’altra regione, reclamando a gran voce la fine di questa legislatura nazionale. Poi all’interno dello stesso schieramento si sarebbe aperta la guerra per la leadership nazionale, considerato che la Meloni avrebbe vinto anche nelle Marche, mentre la Lega arretra in ogni Regione, compreso nel Veneto di Zaia (che stravince con il 75% dei voti).

In ogni caso la Puglia avrebbe visto il ritorno di un dinosauro (giovane) della politica, con tutto quel che ne consegue, compreso un rigurgito di nazionalismo autarchico che tanto male avrebbe fatto a tutto il Sud. Ciò non toglie che gli errori di visione, i vizi di egocentrismo, i finti populismi di Emiliano sono sotto gli occhi di tutti.

Questa sua seconda legislatura dovrebbe segnare il tempo del vero cambiamento. Se ne sarà capace, chapeau, altrimenti a casa per sempre, magari a fare il giudice di pace presso una bella cittadina di montagna. Così dovrebbe funzionare in un mondo politico serio. Intanto, nella squadra degli eletti della provincia di Lecce, non c’è nessuno del Capo di Leuca.

Tre sono del PD, Metallo di Racale, Capone di Lecce, Blasi di Melpignano, Delli Noci è di Lecce (vicesindaco della città e capolista di “Con Emiliano”), Sebastiano Leo è di Copertino (Popolari con Emiliano), Casili del M5S è di Nardò, Gabellone di Fratelli d’Italia, ex Presidente della Provincia, è di Tuglie, De Blasi della Lega risiede a Lecce, così come Paolo Pagliaro, patron di Telerama della lista “Puglia Domani”. Ancora di Lecce è Paride Mazzotta eletto con Forza Italia.

In sostanza la sola città di Lecce (circa 96.000 abitanti) ha 5 rappresentanti,mentre un bacino che taglia il sud Salento da Acquarica a Otranto (circa 350.000 abitanti) non ne ha nessuno. I motivi sono molteplici: al momento in cui scrivo queste note, l’unico ad aver raggiunto teoricamente lo scranno regionale sarebbe Ernesto Abaterusso di Patù, ma la sua lista, Senso Civico, sembrerebbe non aver superato lo sbarramento del 4% che è calcolato sulle preferenze del Presidente eletto.

Sul perché lo stesso Abaterusso sia passato da circa 15.000 preferenze nel 2015 a poco più di 5.000 nel 2020 ci sarebbe da fare lunghe riflessioni.

Nella stessa lista di Abaterusso è naufragata anche Rita Ruggeri, tradita in contemporanea dalla sua Muro Leccese, dove fa l’assessore, e dalla Tricase in cui vive, ha raggiunto 1165 voti. Antonio Raone e Tina De Francesco, nonostante un notevole dispendio di energie, non potevano sperare di più, non potevano obiettivamente superare Delli Noci (però, con stima, consiglierei ad entrambi di fare un percorso politico partendo dal basso, tipo consigliere comunale, non miscelare azienda e partito,seguire la politica nazionale e mondiale, studiarne le sue dinamiche, decidere da che parte stare e poi tentare il grande salto).

Discorso a parte merita Carlo Chiuri, l’ex sindaco di Tricase che con i suoi 1013 voti chiude agli ultimi posti nella lista di Forza Italia, raccogliendo a Tricase appena 700 preferenze. Davvero poco per un ex-sindaco che aveva annunciato di voler correre alle regionali da almeno un anno e che invece di dimettersi e organizzare una campagna elettorale decente, ha consumato gli ultimi mesi della sua legislatura in varie e inutili diatribe interne. Altri sindaci si sono dimessi e hanno cercato di mantenere unito il proprio elettorato. Questo dimostra quanto sia volatile oggi il consenso, frutto spesso di favorevoli congiunture momentanee piuttosto che di una solida e duratura proposta politica.

Mi dispiace un po’, umanamente, per Tony Scarcella che molto si è impegnato. Ha raccolto 1.876 voti, senza però avere mai l’esatta percezione di ciò che era la sua lista, un’inutile lista civetta con due simboli storici quelli del PSI e quello dell’UDC uniti in modo inappropriato e soprattutto improvvisato. Era senza alcuna possibilità di raggiungere il quorum, ma Tony si illudeva di essere dentro un gioco importante.

Di questo ne dovrà fare tesoro: lottare si, ma almeno per qualcuno o qualcosa che esiste davvero (il Nuovo PSI e L’Unione di Centro sono entità fantasmagoriche).Francesca Sodero ha ricevuto 2.300 preferenze, giungendo terza nello schieramento del M5S. Non è un naufragio personale, ma la conferma di quello che è successo a livello pugliese e nazionale. Quello che lo stesso Di Battista non ha esitato a definire “La nostra peggiore disfatta”. Altre brevi annotazioni:

1. le donne elette sono appena 8 su 50 consiglieri. A dimostrazione che le leggi forzate non servono a produrre una parità di genere, che si raggiunge in altri modi, con una differente cultura di base, con un impegno comune di scuola, istituzioni e partiti.

2 Ci sarebbe da modificare urgentemente la legge elettorale per mettere un limite alle liste collegate al presidente (massimo tre) e alzare il numero di presentatori delle liste degli aspiranti presidenti (la lista “Riconquistare l’Italia” di Andrea D’Agosto ha ricevuto in tutta la Puglia 671 eroiche preferenze).

3 I Verdi, presenti ormai in modo massiccio in tutta Europa, in Italia non trovano quasi mai posto nelle sedi istituzionali (hanno raggiunto a malapena il 2%). Eppure una Regione come la Puglia, fra abusivismo edilizio, sfruttamento del suolo, Xylella, Ilva e Cerano avrebbe di che lottare intorno al tema ambientalista. Manca un leader credibile o c’è una disattenzione generale?

4. Infine il civismo così come interpretato in questo momento porterà sempre e soltanto all’esaltazione del singolo (vedi Delli Noci) mentre una cultura politica di base potrebbe farci raggiungere la vera consapevolezza del nostro vivere la socialità. Il “civismo” attuale appare come la migliore scorciatoia per non affrontare le immense questioni di fondo che il futuro ci riserverà

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 29 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 4.131 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 76 casi positivi: 24 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 6 nella provincia BAT, 37 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Non sono stati registrati decessi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 404.787 test.

4.622 sono i pazienti guariti.

2.433 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 7.687, così suddivisi:

3002 nella Provincia di Bari;

664 nella Provincia di Bat;

773 nella Provincia di Brindisi;

1854 nella Provincia di Foggia;

795 nella Provincia di Lecce;

538 nella Provincia di Taranto;

59 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Circa la metà delle nuove positività registrate in provincia di Foggia è riconducibile ad una festa svoltasi in ambito familiare. In considerazione di ciò, è doveroso ribadire l'importanza del rispetto delle norme igienico-sanitarie anche nei contesti interfamiliari, in cui si creano maggiormente occasioni favorevoli alla diffusione del virus”.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 28 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.456 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 90 casi positivi: 52 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 22 nella provincia BAT, 9 in provincia di Foggia, 4 in provincia di Lecce, 1 provincia non nota.

Sono stati registrati 2 decessi in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 400.565 test.

4.600 sono i pazienti guariti.

2.419 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 7.611, così suddivisi:

2.978 nella Provincia di Bari;

658 nella Provincia di Bat;

771 nella Provincia di Brindisi;

1817 nella Provincia di Foggia;

794 nella Provincia di Lecce;

532 nella Provincia di Taranto;

59 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg Asl Fg, Vito Piazzolla “In data odierna è stata registrata la positività di un operatore sanitario del Poliambulatorio di Foggia.

L'operatore, in buone condizioni di salute, è in isolamento fiduciario domiciliare. La situazione è sotto controllo.

Il Servizio di Igiene aziendale ha già ricostruito le catene di contagio e disposto undici tamponi. I contatti stretti sono in isolamento domiciliare. Per tutti è stata attivata la sorveglianza sanitaria attiva volontaria”.

Dichiarazione del DG della Asl Bat, Alessandro delle Donne: “I casi registrati oggi nella provincia Bat sono 22 perché riconducibili in buona parte - 16 su 22 - a una gita in pullman, per i quali è scattata l’indagine epidemiologica. Gli altri 4 casi sono contatti stretti di casi positivi riscontrati nei giorni scorsi. Sono tutti asintomatici”

Domenica,27 settembre 2020

Non ci saranno apparentamenti di nessun tipo per i candidati sindaco in corsa alle amministrative di Tricase- ANTONIO DE DONNO E CARMINE ZOCCO

Le dichiarazioni di Donato Carbone e Giovanni Carità

Donato Carbone - Candidato per il centro destra con due liste, Fratelli D’Italia e Sud in testa con 1777 preferenze, oggi consigliere di opposizione:

Sono stato contattato da entrambi i candidati sindaco ma è volontà mia e del mio gruppo essere coerenti con l’esito del voto e restare all’opposizione

Giovanni Carità -Candidato con tre liste, Tricase sceglie Tricase, Valore alle persone e Movimento 5stelle con 2141, siederà in minoranza:

Noi non abbiamo chiesto nulla. Siamo stati chiamati e abbiamo partecipato agli incontri promossi dai due candidati a sindaco:prima Zocco e poi De Donno. Abbiamo ascoltato le loro proposte, le abbiamo elaborate e discusse con tutta la coalizione. Le proposte giunte dai due candidati sono sovrapponibili, trattandosi di proposte di deleghe assessorili e di una condivisione successiva del programma. La mia coalizione, dopo ampia discussione non ha ritenuto opportuno aderire a percorsi che più che guardare al futuro sembrano riportare Tricase nel passato. Pur rispettando le due candidature, abbiamo deciso all’unanimità di non farle nostre. Nel rispetto del mandato elettorale e della volontà dei cittadini continueremo per la nostra strada, sempre più convinti che ci sia un modo diverso di fare e vivere la politica”.

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