di Alessandro DISTANTE
I drammatici incidenti mortali degli ultimi giorni hanno creato un clima di profonda attenzione al tema della sicurezza stradale; contemporaneamente un giornale (Il Quotidiano) ha preso di petto l’annosa questione dell’allargamento della strada statale 275 dando la parola ai sindaci, alle scuole, ai parroci, ai sindacati e alle organizzazioni di categoria.
E’ come se fosse saltato il tappo; chi, fin’ora, aveva taciuto, ora, trascinato dall’onda delle urgenze e dai drammi delle morti, ha preso posizione e coraggio. Ora tutti sembrano a favore, mentre qualche tempo fa, specialmente a Tricase, sembravano tutti contro.
Qualcuno potrebbe pensare che, quindi, ciò che conta sono i media, a livello locale (vedi 275) come a livello nazionale, se è vero che Porta a Porta ha più centralità nel dibattito politico rispetto alle Camere.
Il fenomeno c’è ed è complesso: da un lato, è positivo che i media non siano soltanto strumento di polemiche e di gossip, ma diventino strumento di dibattito e di proposte; dall’altro lato, vi è il rischio che una “battaglia”, sol perché ben condotta, possa vincersi a prescindere dal fatto che sia buona o cattiva.
I media sono importanti perché costituiscono il terreno comune dello scambio di informazioni e di idee, ma rischiano di fare male se il loro uso non viene accompagnato dalla forza delle intelligenze e dalla bontà dei fini.
Quello che serve, allora, è elevare il dibattito, privilegiando il merito delle questioni, senza inseguire ciò che fa comodo e, al contempo, ritrovando luoghi di autentico confronto; una volta erano le sedi istituzionali e dei partiti interclassisti ed intergenerazionali, oggi sono i luoghi virtuali.
Nei processi decisionali, le norme impongono l’ascolto dei territori e delle parti interessate (stakeholders): accade spesso, però, che nei territori facciano sentire la loro (unica) voce minoranze organizzate (è successo in Salento per la TAP, per la xylella ed anche per la 275), mentre invece ascolto del territorio dovrebbe essere ascolto di tutto il territorio.
All’ascolto deve poi seguire il momento delle decisioni e queste, in democrazia, devono avvenire nei luoghi deputati, dove è rappresentato tutto il territorio e tutte le parti (non solo quelle interessate); sono i luoghi nei quali gli interessi si confrontano per giungere alla migliore sintesi, quella di un compromesso, come suol dirsi, al rialzo; solo in questo sistema più complesso e molteplice, i media possono svolgere un ruolo importante e si potrà concludere che, se non in medio, in media stat virtus.