di Alessandro DISTANTE
“Tolleranza zero per i furbi”. E’ questo lo slogan lanciato da Confartigianato contro i lavoratori abusivi che in Puglia sono 78.100.
Nella provincia di Lecce gli abusivi sono 16.300. Lavoratori abusivi? Detto in altre parole, sono i lavoratori del sommerso, artigiani, soprattutto, che lavorano come fantasmi. Tutto in nero anche i compensi. Certo, sono piccoli lavoretti ma che sono talmente diffusi con danni ingenti per le imprese regolari e per la sicurezza dei consumatori. Il Mezzogiorno ha il record negativo in fatto di abusivismo lavorativo; la Puglia occupa il quarto posto di questa classifica: il tasso di lavoro irregolare in Puglia è del 15,9%.
Abusivismo edilizio: in Puglia è boom.
La relazione annuale della Regione, pubblicata nei giorni scorsi, sul fenomeno delle costruzioni abusive è allarmante: nel territorio provinciale di Lecce l’incremento dei casi è stato del 52,27%, con 201 pratiche di abusi da lavorare da parte degli Enti Locali. Giacciono poi inevase ben 11.897 domande di sanatoria.
Nei giorni scorsi abbiamo visto volare due aerei Canadair impegnati a spegnere un vasto incendio vicino Tricase Porto nel Parco Otranto-S. Maria di Leuca; le cause? Sembrerebbero essere state “disattenzioni” dell’uomo e quindi, ancora una volta, conseguenze della non curanza, figlie di quell’arte dell’arrangiarsi: spegnere una sigaretta in macchina? ma no, è più comodo gettarla ai margini della strada. Liberare i campi dall’erba? Più comodo appiccare il fuoco, ma se poi si propaga?
Ma chi se ne frega!
Quando qualche numero addietro parlavamo, da queste colonne, della corruzione, intendevamo fare riferimento a quella corruzione quotidiana, a quell’arte dell’arrangiarsi che pervade ampie fasce della popolazione e giunge nei nostri pressi e nel nostro vivere.