Villa Sauli, posta in cima a Punta Cannone, rimarrà lì, almeno per il momento.
E’quanto deciso dal TAR di Lecce che,con una sentenza depositata poco prima di Pasqua, ha accolto il ricorso proposto dai proprietari della Villa.
Secondo i Giudici Amministrativi, il Comune ha ritenuto illegittima la costruzione nonostante che avesse consentito nel corso degli anni agli stessi proprietari di conseguire l’agibilità e rilasciato provvedimenti che presupponevano la piena legittimità di quanto realizzato.
Ed allora –sembra chiedersi il Tribunale- come può il Comune oggi, a distanza di tanti anni, ordinare la demolizione di quel fabbricato? I Giudici, come si legge nella sentenza, non hanno potuto invece prendere in considerazione un altro fatto sottoposto alla loro attenzione: la traslazione del fabbricato che costituirebbe un altro motivo di possibile illegittimità della costruzione.
Ma quel motivo non è stato indicato nel provvedimento adottato dal Comune e pertanto,secondo i Giudici, non poteva essere preso in esame.
La decisione di primo grado ben può essere appellata ed in questo senso si è già espresso il Difensore del Comune; la battaglia quindi sembra destinata a proseguire e non sono pochi a temere che possa vedere anche la proprietà passare “all’attacco” con una richiesta di danni per possibili perdite di occasioni di vendita della Villa.
Insomma un ecomostro che può diventare un ecodisastro non solo per l’ambiente ma anche per le casse comunali.