Lunedi,20 aprile 2020

G. Tondo, Segretario Generale Puglia:
Un weekend tra protezioni e "test" per tutti

La pausa è terminata. La domenica è ormai alle spalle. Trascorsa per molti tra le mura domestiche, ma non per tutti, specialmente per quei carabinieri che non conoscono domenica e sono sempre in strada, in prima linea.

Ma cosa è accaduto nei giorni immediatamente precedenti? E' accaduto che Noi di Unarma ASC ci siamo ritrovati a dover ritornare a chiedere al Presidente della Regione Puglia di rompere un silenzio assurdo, illogico, ingiustificato ed ingiustificabile all'appello dello scorso 23 marzo, volto ad ottenere idonee misure per la tutela della salute degli operatori di polizia.

Non abbiamo paura di sbagliarci, quando affermiamo che nulla può giustificare un silenzio nei riguardi di chi, rischiando ogni giorno di ammalarsi o di morire per garantire la salvaguardia altrui, ha solo richiesto un pò di attenzione anche per se stesso. Per garantire un servizio migliore al cittadino, per collaborare al meglio al contenimento del contagio ma soprattutto, per essere messo veramente nelle condizioni di poter fare il proprio lavoro in sicurezza e partecipare alla più rapida ripresa del nostro Paese. Abbiamo finito? Macché!

E' successo poi che al nostro comunicato – sottoscritto con sigle sindacali di Polizia di Stato, Vigili del fuoco, Polizia penitenziaria e Guardia di Finanza - si sono autonomamente associate anche alcune parti politiche, per sostenerci e sostenere la richiesta. Ben vengano più voci di supporto alla nostra causa di questo momento: i tifosi dei sindacalisti sono sempre ben accetti.

Si sta parlando della salute, di quella di chi deve - e rimarchiamo il termine deve garantire non solo la propria ma anche e soprattutto quella altrui. Si sta parlando purtroppo di vita o di morte. Unarma ASC, nel ribadire la propria indipendenza sindacale, plaude dunque all'iniziativa di questa parte politica anche perché, autonomamente decidendo di mettersi al fianco delle nostre recriminazioni, ci ha fornito un dato politico rilevante: il riconoscimento dell'opportunità di un'azione sindacale libera e democratica anche per il comparto militare, esattamente come quella dei Vigili del fuoco, della Polizia penitenziaria e dei nostri "cugini" della Polizia di Stato.

E noi di Unarma, auspichiamo che sia davvero così, perché viceversa ci rimbombano ancora nelle orecchie le parole dell'on. leghista Roberto Paolo Ferrari il quale, nell'audizione per la legge sui sindacati militari alla IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, sui tavoli che contano, riteneva fermamente improponibile per noi militari un diritto sindacale al pari della Polizia di Stato. Audizione alla quale chi scrive è stato relatore, in qualità di vice presidente nazionale, per il sindacato Unarma

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