Tricase,29 febbraio 2020

Politric POLITICA TRICASINA

di Alessandro Distante

L’avvicinarsi del termine di presentazione delle candidature alla Regione Puglia ha creato non pochi sommovimenti nella già precaria situazione politico amministrativa.

Se i 5 Stelle hanno ufficializzato la candidatura della sig.ra Borsatti, madre della portavoce del Movimento in Consiglio Comunale, si rincorrono voci –sempre più accreditate- di una candidatura del sindaco Carlo Chiuri.

Per la legge elettorale, il Sindaco per candidarsi deve rinunciare alla carica. Se ciò avvenisse, sarebbe un venir meno agli impegni presi: se uno si è candidato a Sindaco ed è stato eletto non può, dopo neppure tre anni, abbandonare il progetto amministrativo per sua scelta e per perseguire altri progetti.

Ancor meno comprensibile -e ancor meno accettabile- è leggere, senza smentita alcuna, che le proposte di candidatura al sindaco Chiuri vengano sia dal centro sinistra che dal centro destra.

Una politica che corteggia chi, stante la carica( politica o sportiva), può portare voti è quanto di più lontano da una politica fatta di progetti e non di opportunità.

Il messaggio che passa è devastante: non contano i programmi, le scelte di campo; ciò che conta è trovare il candidato ritenuto forte e, da parte di questi, la sistemazione più conveniente. Una eventuale candidatura di Chiuri porterebbe Tricase al commissariamento con un lungo periodo di vuoto politico.

Intanto le prime candidature e l’annuncio di quella possibile del Sindaco hanno fatto saltare il sostegno della consigliera 5Stelle all’Amministrazione Chiuri, un sostegno che veniva giustificato dal nobile intento di adottare il PUG.

E tuttavia è fallita l’iniziativa del PD e la proposta di Nunzio Dell’Abate di dimissioni per provocare lo scioglimento e le elezioni prima dell’Estate; non è stato raggiunto il numero della metà più uno dei Consiglieri ed è mancata all’appello proprio chi, oggi, minaccia di far venir meno l’appoggio in caso di candidatura del Sindaco (leggi Sodero). Insomma un bel guazzabuglio a danno della credibilità di tutto e di tutti.

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