di Nunzio Dell'Abate
L’ordinanza del Sindaco di diffida ai commercianti del mercato ad “ottemperare alla pulizia del proprio spazio vendita, alla raccolta differenziata dei rifiuti ed a rimettere in pristino l’assetto dell’area ottenuta in concessione, pena la revoca dello stallo” non ha sortito il tanto agognato risultato.
L’indecoroso ed insalubre scenario che si registra ogni martedì della settimana e le precarie condizioni di sicurezza viaria in cui versa sembrano anzi accentuarsi.
A tutto ciò si aggiungono i disagi e le lamentele, talvolta assai vibranti, dei tanti residenti cui tocca convivere con l’evento mercatale in condizioni igieniche precarie e di forte limitazione di accesso e fruizione delle strade annesse.
Molto è dipeso dalla forte urbanizzazione della zona e soprattutto dalla cronica carenza di organico nel corpo di Polizia Locale che potrebbe, con la costituzione di unità di vigilanza specifiche, sovraintendere al buon andamento dell’appuntamento settimanale.
Anche in questo Tricase paga l’assenza di un P.U.G. e dunque la previsione di aree mercatali dedicate, come avviene in altre città non distanti (Maglie, per tutte).
Ora c’è chi opta per la sua cancellazione, ma sarebbe una grave perdita in quanto costituisce, non fosse altro per la
sua atavica tradizione, motivo di afflusso di persone in città.
E allora perché non pensare di spostarlo in una sede più adeguata ed anche di potenziarlo con servizi ed attrattive? Ad esempio in uno dei lunghi viali che intersecano la zona industriale?
Certo ci vorrà un protocollo d’intesa con il Consorzio A.S.I., anche per disciplinare i rapporti con gli insediamenti produttivi esistenti.
In tal caso si potrebbe pure ipotizzare un mercato intercomunale assieme
a Specchia, Miggiano e Montesano, magari anche serale nel periodo primaverile-estivo con il contestuale svolgimento di eventi musicali e di intrattenimento.
Indubbio che dovrebbe essere previsto un servizio di navetta per le persone anziane o comunque per chi volesse evitare l’uso dell’auto, anche se di parcheggi ce ne sarebbero a volontà, e di funzionali servizi igienici.
Sarebbe anche più facile la delimitazione di ogni singolo stallo assegnato e quindi l’individuazione del responsabile della sua manutenzione.
Se poi si vuol essere più ambiziosi, il Comune potrebbe utilizzare parte del terreno libero per attrezzarlo come area mercatale e progettare un intervento veramente di largo respiro per l’intero Capo di Leuca.
Insomma un’alternativa su cui lavorarci, anche per dare un
senso alla nostra zona industriale.