di Pino Greco
Il massimo responsabile del Tricase Calcio,Luigi Nicolardi,lancia una sorta di appello :
"se c’è qualcuno interessato al Tricase, che si faccia avanti "
Nella foto Luigi Nicolardi
Il che sta a significare che è pronto a passare la mano ? Insomma, a cedere la squadra ?
E’ stata una stagione iniziata male e finita peggio.Una stagione encomiabile per l’apporto del pubblico, dei giocatori e del primo allenatore,Totò Preite.
Forse la scorsa estate il Tricase calcio aveva fatto presagire quanto poi è successo.
La retrocessione in prima categoria. Purtroppo non sempre le cose vanno come vorremmo.
Gli errori, le sconfitte possono essere fonti di grandi e importanti lezioni, perché chi non sbaglia, vuol dire che non fa nulla e non agisce per niente.
Certo, non è facile risollevarsi dopo una stagione “no”.
L’ingrediente che serve è il coraggio di ricominciare,questa forza innata che c’è in ognuno di noi.
Il Capitano “ rossoblu” Jonas Rizzo su Radio Fans:
“4/09/18 - parto da questa data !! Il martedì che anticipa la prima di campionato.. e parto da una frase e che mi venne detta un po’ da tutti : “capitano quest anno è un miracolo se non prendete 4 gol a partita!!”
Avevano ragione, non si poteva affrontare un campionato di promozione con una banda di ragazzini chiamati qua e là.
Sorrido e annuisco perché era la realtà.
Il Tricase però non merita questo.. non può essere abbandonata!
Il Tricase (e il calcio) a volte da, tante volte toglie...e quando toglie fa male da morire..ma quando “da” non potete immaginare quante emozioni, tante da far dimenticare quello che ti toglie..
Consapevoli dei nostri limiti e quelli di una società dalle poche risorse vestiamo quella maglia. Tanti per la prima volta, per me l’ennesima. Ma dalla prima volta l’emozioni sono sempre quelle.
Domenica dopo domenica passiamo dall’essere una banda di ragazzini a una banda di terribili..ma ricordiamoci : siamo sempre rimasti una banda.
La mia banda, fatta non da calciatori ma da uomini veri , ragazzini, che hanno deciso nel momento in cui tutti ci hanno abbandonato, di diventare grandi e prendersi sulle piccole spalle una responsabilità ben più grande. Una responsabilità chiamata TRICASE.
Così vedo compagni che si sbattono per venire ad allenarsi dopo lavoro, compagni che studiano e lasciano tutto per fiondarsi al campo, compagni lasciare famiglia e farsi 120km di via per starmi affianco e portare avanti questa carretta..e dietro noi tutti a guardare, pochi a muovere un dito, tanti a criticare e addirittura a giocare con le parole e sentimenti..ma tutti sappiamo che le parole se le porta via il vento. A noi servivano i fatti e domenica dopo domenica lo abbiamo dimostrato, alti bassi ma quei 31 punti non sono mai stati regalati. Abbiamo rinunciato tutti insieme a “rimborsi spese” da dicembre in poi, non abbiamo mai rinunciato a ad impegnarci e a sputare sangue per quella
Maglia. Perché i veri tifosi, quelli che preferiscono cantare, incitarci, sostenerci piuttosto che parlare per sentito dire, loro meritano tutto questo. Quei punti sono anche merito loro che dalla gradinata ci guardano le spalle . Grazie per il sostegno , per esserci sempre stati nonostante è difficile vedere il nome della propria città laggiù in fondo alla classifica. Era difficile persino per noi ma guardandoci negli occhi abbiamo sempre creduto in questa favola..la resa dei conti è stata fatta..retrocediamo si, ma a testa alta come sempre abbiamo fatto, tutti insieme..
Noi ragazzini insieme ad allenatore e staff tecnico vi abbiamo regalato un giocattolino per tutto l’anno. Tutti ci hanno giocato, pochi hanno apprezzato e curato questo giocattolino, tanti si sono divertiti non curandosene. È così che dico che Tricase ha bisogno di uomini veri, non persone che passano per caso da quel campo !! Ringrazio comunque chi ha contribuito per il bene del Tricase..possiamo solo dire grazie a chi ci è stato vicino..
Tornassi indietro rifarei tutto dal primo all’ultimo istante perché la storia non la scrivono solo i vincitori, a volte la scrivono i vinti e noi siamo stati vinti a 20 minuti dalla fine di un campionato ! Era la nostra scommessa.
Ricordatevi questi nomi perché loro per 30 partite hanno lottato per una fede e per una maglia e cambierei anche solo un giocatore di questo gruppo fantastico.. la nostra rimane una famiglia dai colori ROSSO-BLU !!
Il capitano
Matteo Bibba Gianluchino Mingiano Salvatore Preite Giacomo Agnello Domenico Zocco Elio Joe Villani Eros Stajano Nicolò Podo Pierangelo Indino Gioacchino Garrapa Michael Telli Martina Federico Mendolia Lele Zaminga Alberto D'Amico Francesco Sacchi Maurizio Bruno Emanuele Parisi Pisino Giuseppe Pisino Lorenzo”