Vi racconto la 275 e dico la mia
di Maria Assunta Panico Consigliere Comunale
Il 14 marzo si è svolto il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la Strada Statale 275.
La Delibera votata in Consiglio auspica che la nuova progettazione del secondo lotto della strada si sviluppi sul tracciato est, sovrapponendosi alla Strada Provinciale 335, cosiddetta “Cosimina”,ispirandosi ai principi della riduzione del consumo di suolo, della messa in sicurezza della viabilità esistente, rispondendo alle mutate esigenze progettuali emerse sotto il profilo della sostenibilità tecnico, economica ed ambientale.
Attuando le opere di mitigazione ambientali necessarie, anche, in considerazione dei reali flussi di traffico rispetto a quelli ipotizzati nella progettazione definitiva del primo lotto funzionale, valutata recentemente dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, rispettando, inoltre, le indicazioni emerse nel Consiglio Comunale aperto, dalle Commissioni Consiliari, dalle Associazioni, dai Cittadini.
Si ribadisce, nella citata delibera, la necessità di procedere celermente all’inizio dei lavori del tratto Melpignano-Montesano-Tricase, zona industriale su cui esiste una condivisione unanime, mentre, si esprime ferma contrarietà all’ipotesi di attraversamento del territorio di Tricase mediante un tracciato ex novo ad ovest della città.
Una Deliberazione, dunque, in linea ed in continuità con gli atti e le scelte delle precedenti Amministrazioni “Coppola”. Si ricorda, infatti, che nel 2004, in seno al Consiglio Comunale, si sollevarono forti dubbi su quello che era il progetto preliminare dei lavori di ammodernamento ed adeguamento sulla strada statale in questione.
Le perplessità non riguardavano il tratto di strada fino alla zona industriale di Tricase, ma quello che viene definito secondo lotto che dalla zona industriale arriva al confine con Alessano lacerando il nostro territorio, separando, di fatto, il capoluogo dalla frazione di Lucugnano.
Quindi arrivati alla zona industriale di Tricase si riteneva opportuno e logico raccordarsi con la “Cosimina” in quanto, si legge nell’Atto Amministrativo, “utilizzando la viabilità esistente si ridurrebbe al minimo indispensabile l’utilizzo di nuovi terreni di pregio ambientale e paesaggistico”.
Inoltre si legge: “il piano del traffico della viabilità extraurbana redatto dalla Provincia di Lecce ha accertato che i flussi di traffico rilevati non sono tali da giustificare la scelta della sezione stradale proposta che, pertanto, appare eccessiva rispetto alle reali necessità”, ancora oggi non si conoscono con esattezza i flussi di traffico e non si hanno dati certi a riguardo.
La suddetta posizione fu ribadita, successivamente, il 27-03-2007 con un altro atto deliberativo nel quale si legge: “il Consiglio Comunale di Tricase ribadisce con fermezza la propria deliberazione del 09-03-2004 in merito al progetto relativo alla Statale 275, tuttora valida nei valori, nei contenuti e nelle argomentazioni che l’hanno ispirata”.
Tale volontà un anno prima, a marzo 2006, era stata rappresentata, nella Conferenza dei Servizi presso il CIPE e purtroppo non fu accolta perché il progetto inserito nella Legge Obiettivo poteva non tener conto della nostra volontà, in quanto la stessa non era vincolante.
Sempre in sede CIPE ci fu riconosciuto un danno ambientale di 3.050.000 euro perché il nostro Comune veniva danneggiato irreversibilmente.
Nell’Atto di Consiglio datato 30-04-2014, che risale all’Amministrazione di cui ero componente, si ribadisce la stessa prospettiva: strada a quattro corsie fino a Montesano, poi raccordo con la “Cosimina” con i necessari interventi di adeguamento e messa in sicurezza.
Inoltre, si sollecitava l’ammodernamento ed il potenziamento delle ferrovie Sud-Est che sono il vero modello alternativo di mobilità sostenibile per il nostro territorio e, direi, necessario e vitale per tutta quella fascia di popolazione anziana che non può spostarsi con il mezzo privato per raggiungere l’ospedale o i poliambulatori di Tricase e necessita sempre più di un trasporto pubblico efficiente, rapido e sicuro.
Nell’ottobre del 2016 si svolse un Consiglio Comunale aperto, con la partecipazione dei cittadini, delle associazioni, dei parlamentari, degli amministratori regionali, dei sindaci dei Comuni vicini, dal quale emerse il parere unanime sul primo lotto fino a Montesano e la richiesta di riprogettazione del secondo lotto da Montesano a Leuca, avendo, anche, appreso dell’esistenza di discariche lungo il tracciato previsto.
Nella Deliberazione di Consiglio Comunale del 22-12-2016, in seguito alla delibera di ANAC che mise in evidenza le anomalie contenute nel progetto, si esprimeva soddisfazione per il nuovo indirizzo annunciato dal Governo, che dichiarò la necessità di procedere alla revisione del progetto nella sua dimensione e nella sua qualità; dal Presidente di ANAS che annullò in autotutela tutti gli atti relativi agli affidamenti dei lavori; dal Presidente della Regione che espresse la volontà di nuove procedure di gara con la suddivisione dell’opera in lotti.
Anche in questa deliberazione affermammo di essere d’accordo sul tracciato fino alla zona industriale di Tricase, ribadendo la necessità di procedere celermente all’inizio dei lavori di tale tratto. Ritengo, insieme al Consigliere Alessandro Eremita, che la strada può essere un volano per lo sviluppo del nostro territorio, per le attività turistiche, commerciali con particolare riferimento a quella piccola industria, ancora vitale, che non può essere svantaggiata per la marginalità del nostro territorio e per la mancanza di infrastrutture efficienti.
La colpevole incapacità di chi ha gestito le ferrovie Sud-Est ed il conseguente allungamento dei tempi per la risoluzione del problema, rende non più rinviabile l’ammodernamento della 275.
La strada è assolutamente necessaria fino alla zona industriale di Tricase. Nel Consiglio Comunale del 14 marzo, dovendo scegliere tra i due tracciati proposti da ANAS, non abbiamo avuto dubbi, coerentemente con le Delibere di Consiglio che ho citato, sulla convenienza del tracciato ad est in prosecuzione della “Cosimina”.
Tale tracciato, adeguatamente mitigato, consentirebbe di completare l’infrastruttura con soli 3 km di nuova strada, rispetto agli 8 km che sarebbero necessari per la strada ad ovest, completamente nuova. Sarebbe una scelta irrazionale e di enorme danno per il territorio.
Ci auguriamo che la volontà del deliberato possa essere accolta.