ANAS BOCCIA TRICASE
Bari,18 marzo 2019
Le ipotesi
275 a est la “ Cosimina” o a ovest verso Lucugnano.
Due proposte e uno scontro di difficile soluzione. Il Comune di Tricase, nell’ultimo consiglio comunale,ha scelto un tracciato del secondo lotto che passerebbe a est dal centro abitato: un percorso,in larga parte, coincidente con la “Cosimina” che è l’anello di circonvallazione tra la zona industriale e gli svincoli per le due marine dell’Adriatico prima di prendere direzione Leuca.
Proposta ribadita ieri nell’incontro con l’assessore.Gli altri Comuni del Capo di Leuca tutti,nessuno escluso, hanno espresso preferenza per un tracciato che corre a ovest di Tricase costeggiando il centro abitato di Lucugnano. Deciderà il Ministero
L'ultimo consiglio comunale del 14 marzo 2019
Con 13 voti favorevoli e 2 astenuti, il Consiglio comunale di Tricase ha indicato la "Cosimina" come naturale prosecuzione della Statale 275.
L'assise ha seguito le indicazioni del documento licenziato dalle commissioni comunali dei lavori pubblici e ambiente riunitesi alla fine dello scorso anno in seduta congiunta.
Una scelta contraria, rispetto alle indicazioni delle altre amministrazioni interessate al passaggio dell'arteria, cioè Tiggiano, Gagliano, Corsano e Leuca convinte invece della bontà dell'attraversamento a ovest verso Lucugnano e soprattutto meno invasivo dal punto di vista ambientale, e più economico di circa 20 milioni di euro, perché ricalcherebbe il vecchio progetto di infrastruttura a due corsie, senza intercettare, in ogni caso le discariche abusive scoperte dai comitati ambientalisti e su cui rischiava di passare il tracciato.
Con questa opzione, lunedì prossimo il sindaco Carlo Chiuri si presenterà a Bari, dove l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Gianni ha convocato i sindaci del secondo lotto per definire le procedure per l'istruzione dei progetti con Anas.
Il Consiglio ha chiesto poi che vengano attuate le opere di mitigazione ambientali necessarie. Ad astenersi la consigliera del Movimento 5 stelle, Francesca Sodero e il presidente del Consiglio, Dario Martina.
Per il primo cittadino, la decisione di Tricase è sacrosanta perché l'arteria attraverserà, per la maggior parte, il territorio comunale: "Abbiamo rispettato il volere del territorio, e adesso le istituzioni devono rispettare noi.
Ad avere l'ultima parola sono la Regione e l'Anas: facciano tesoro di quanto deciso dal Consiglio comunale.
Da parte nostra abbiamo fatto tutti i passi necessari per evitare gli errori del passato, e aprire alla consultazione popolare una valutazione che riguarderà il futuro dello sviluppo tricasino". Chiuri sottolinea rifiuta di essere il capro espiatorio sullo stallo che si è venuto a creare: "Proprio nei giorni scorsi abbiamo assistito ai rilievi del Consiglio superiore delle opere pubbliche sul primo lotto.
Questo significa che anche dove c'è stato accordo, la situazione era meno fluida del previsto. Non si può decidere in maniera superficiale. Però adesso ci siamo e vogliamo che venga tenuta in debito conto quanto deciso".
Il progetto definitivo del primo lotto è stato approvato da Anas circa un anno fa ed è stato suddiviso in tre stralci funzionali, per un valore economico complessivo che si aggira intorno ai 244 milioni di euro.
Il primo stralcio ha lunghezza pari a 10,5 chilometri e si estende da Melpignano a Scorrano. Il secondo, invece, misura 7,5 chilometri e si estende da Botrugno a Surano (7,5 km). Il terzo, infine, va da Surano alla zona industriale di Tricase-Specchia-Miggiano e misura 5,3 chilometri.
Rispetto al progetto originario approvato nel 2011, Anas ha apportato alcune modifiche: si prevede, per un verso, l'allargamento della sede stradale da 16 a 22 metri da Melpignano a Scorrano e da 8 a 22 metri da Scorrano a Montesano Salentino, con adeguamento della sezione stradale al tipo B (strade extraurbane principali), e, per l'altro, la realizzazione di una nuova sede stradale di larghezza pari a 22 metri, con sezione stradale di tipo B da Surano alla zona industriale di Tricase-Specchia-Miggiano.
Anas ha, poi, previsto anche la realizzazione di un sistema di strade di servizio, per consentire l'accesso ai fondi interclusi e alle aree artigianali-produttive esistenti, nonché la realizzazione di 15 svincoli, in parte, in adeguamento e, in parte, di nuova realizzazione, necessari per consentire un adeguato inserimento dell'infrastruttura con la viabilità esistente.