di Giuseppe R. Panico
Se l’unione fa la forza, il nostro così debole Sud Salento sembra decidersi ad essere più forte.
Se non per diventare, nel turismo, la Florida d’Europa, almeno non farsi superare dalla vicina Albania. A Palazzo Gallone, gran parte dei sindaci del nostro territorio, il Presidente della Provincia Minerva, il Consigliere Regionale Abaterusso e l’Assessore Regionale Giannini, in un convegno moderato dall’Avv. Nunzio Dell’Abate, ci hanno dato qualche speranza.
Poco fiduciosi nella politica degli annunci, non ci resta che attendere i fatti e brindare all’ unione di intenti. “Prove Tecniche di Resurrezione”, si direbbe, come dal libro del giornalista Antonio Polito, di recente nostro ospite, sull’”ultimo quarto” della nostra umana esistenza (60-80 anni), e su come cavarsela meglio. In fondo il nostro territorio, con quasi tutte le anagrafi dei suoi comuni in calo numerico e rapido invecchiamento, sembra anch’esso aver raggiunto il suo “ultimo quarto”.
Chissà come sarà fra altri vent’anni; più di un ventennio non è bastato per definire il progetto SS 275 e al nostro comune vi è ancora incertezza sulla “vexata quaestio”. Sfogliando margherite, forse troveremo la risposta nel far passare la strada a Ponente o meglio a Levante, trasformando la Cosimina in una Cosimona. I nati oggi potrebbero avere domani, con la loro maggiore età, una 275 ormai superflua. Gran parte degli anziani ci avranno lasciato; i giovani quasi tutti emigrati; lo shopping fatto in internet e non più viaggiando e intasando la 275 fra negozi e cineserie; car-sharing e bici ben più diffusi; meno scuole.
Passeggeri o merci su gomma o rotaia ne viaggeranno dunque di meno ed il Sud Salento passato di moda, visto le sue carenze nel coltivare, incrementare, ed arricchire il suo turismo. Gli esiti della colonia Scarciglia a Leuca, del Twiga di Briatore ad Otranto e della nostra inerzia costiera ne sono un esempio. Il nostro ambientalismo, spesso pervicace e contrario ad ogni sostenibile sviluppo, ricorda poi quei “naturalisti” che, per non affogare i loro pidocchi, dono della natura, rinunciano anche allo shampoo, impidocchiando o allontanando un po’ tutti.
Potrebbe essere superflua anche la metro di superficie che, per non offendere le vere metro, sarebbe meglio chiamare non F.S.E. ma T.E.S. (Trenino Elettrico salentino). Con le attuali irrecuperabili canute anagrafi e povere economie, è ben difficile immaginare tanti nuovi passeggeri sia in metro che 275. Il turismo poi è sempre quello di poche settimane.
Fattori forse un po’ troppo trascurati, a fronte, di più valide alternative allo sviluppo viario, almeno oltre Tricase/Montesano.
Come migliorare la esistente rete stradale intercomunale, realizzarne una ciclabile e creare un ben più rapido scorrimento turistico fra la nostra rocciosa costa d’ Oriente e quella sabbiosa d’ Occidente. Se nel turismo continuiamo con carenti servizi e inefficaci o tardive scelte, in agricoltura facciamo di peggio. Oltre al “fastidio” della xylella, abbiamo pure l’incapacità di fruire dei fondi europei per lo sviluppo rurale. Ne spendiamo appena il 16% e con il 90% delle richieste zeppe di errori o “furbizie”; il resto, circa 120 milioni di euro, lo regaliamo agli altri.
La vicina Albania si è avviata intanto ad essere ben più attrattiva, competitiva e diversificata.
Ha, oltre a uno splendido mare, delle splendide montagne, tali da far pensare ad una futura Svizzera alle porte dell’Adriatico, come la Svizzera d’Oriente era un tempo chiamato il Libano, con le sue montagne e le sue piste fronte- mare. Sul problema trasporti e sviluppo, si sono soffermati un po’ tutti i convenuti, con buone notizie sull’arrivo di nuovi treni e autobus e sul collegamento ferroviario fra stazione F.S di Brindisi e aeroporto.
Abbrevierà, speriamo in pochi anni, i nostri tempi nel prendere il volo. Al costituendo “Team 4S” o” Squadra Sindaci Sud Salento”, non resta che dire e dar loro “Forza e Coraggio”. Ai politici più in alto, a breve “illuminati d’immenso” nel nuovo dorato palazzo della Regione, da circa 90 milioni di euro, 1637 plafoniere sulla testa, per 637 euro l’una, urlare invece nelle orecchie e negli occhi: “Fateci Risorgere”.
Ma “fatelo subito”, perché se la Florida si appronta a mandare, dalla sua base spaziale, turisti su Marte e sulla Luna, noi, con la nostra base culturale, fatta di annunci e rinvii, carenze e furbizie, costi e “stracosti”, li spingeremo tutti verso l’Albania.
Intanto in questi giorni, ad attivare una nuova sede regionale a Tirana e far risorgere il paese delle aquile, ma non il nostro Sud Salento con le nostre “ciole piche”, c’ è andato il Presidente Emiliano.