A Depressa, sono seriamente arrabbiati…
di Pino Greco
Il trasporto scolastico dalle marine e dalle frazioni sprovviste di istituti scolastici e' gratuito.
Lo dice il regolamento Comunale. L'art. 8 del Regolamento Comunale sul Servizio Trasporto Scolastico recita: Sono esentati dal pagamento gli utenti di Tricase Porto e Marina Serra in quanto località sprovviste di scuole.
Ed il successivo art. 9 precisa addirittura che "Le richieste degli alunni di Tricase Porto e Marina Serra in quanto località sprovviste di ogni ordine di scuola hanno precedenza assoluta.
Continua la polemica con nuove prese di posizione di cittadini e opposizione comunale in merito al servizio trasporto scolastico a Tricase e nelle frazioni.
Si è visto di tutto, e sono già tanti i genitori disperati, come una mamma di Depressa che in lacrime ci comunica le difficoltà del proprio figlio:
“non è facile accompagnare tutti i giorni mio figlio di appena 3 anni sul pulmino per poi “ trasferirsi ” fuori dalla propria frazione verso Tricase, quando comunque il servizio c’era a Depressa ( la scuola materna), non è per niente facile, non è una cosa allegra”.
Andiamo per gradi: il servizio trasporto scolastico è partito in ritardo di circa 15 giorni. Quindi, alunni appiedati e genitori un po arrabbiati per due settimane circa.
Dopo aver “esternalizzato il servizio di trasporto scolastico ad una azienda esterna, con un regolare affidamento provvisorio sino al 22 dicembre 2018”, c’è lo comunica il dirigente responsabile del settore dei servizi socio-culturali del Comune di Tricase, il dott. Francesco Accogli, genitori e opposizione comunale con il Gruppo Misto l’avv. Nunzio Dell’Abate e Vito Zocco si fanno sentire:
” Ora i nostri Amministratori Comunali non solo richiedono il pagamento del servizio per € 20,00 mensili ai genitori dei ragazzi residenti nelle marine, ma anche a quelli residenti a Depressa, frazione ormai priva di istituti scolastici. Così come a quelli di Lucugnano i cui figli frequentano la scuola a tempo pieno, assente nella frazione. In definitiva il Sindaco fa cassa a discapito del sacrosanto diritto all’istruzione e sulla pelle di intere famiglie”.