di Nunzio Dell'Abate
Agli inizi dell’anno la Giunta Chiuri stanziò 1.000 euro di fondi comunali, in aggiunta ai 9.000 provenienti dall’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo, per l’erogazione di voucher alimentari (buoni di acquisto presso strutture convenzionate) in favore dei soggetti più bisognosi.
Lamentammo subito l’esiguità della somma comunale investita e mettemmo in guardia l’Amministrazione come una decisione del genere potesse rivelarsi controproducente. Alimentare aspettative e speranze, che tali poi rimangono, significa gettare in uno sconforto ancora più grande persone già ridotte allo stremo psico-fisico.
Non ottenemmo la minima considerazione, tanto che ci assalì un dubbio amletico: o il Sindaco Chiuri non conosce lo stato di vera indigenza in cui versano tanti concittadini oppure ha voluto mettere in piedi il classico spot mediatico per manifestare interessamento al welfare della nostra comunità.
Il risultato è di questi giorni: 85 domande, di cui solo 38 esaudite con un voucher alimentare di € 260 per nucleo familiare. Le restanti inevase per “esaurimento delle risorse”.
Se si aggiungono coloro che per vergogna o pudore non hanno voluto partecipare e non sono pochi, si ha il mortificante quadro della situazione.
Ora non osiamo immaginare come si debbano sentire i 47 esclusi, cui abbiamo solo fatto annusare gli alimenti di prima necessità per pur misere 260 euro.
Se poi ci ricordiamo che la stessa Giunta Chiuri ha speso oltre 70.000 euro per le manifestazioni estive e che tanto sperpero di danaro si registra quotidianamente nel funzionamento della macchina amministrativa comunale, il fegato si ingrossa.
Abbiamo la responsabilità, ognuno in ragione del proprio ruolo di rappresentante istituzionale, di perseguire il miglioramento del grado della qualità della vita e di soddisfacimento del cittadino, soprattutto sul piano della dignità lavorativa e dell’autosufficienza economica.
La strada è segnata ed altre deviazioni non ce le possiamo più permettere.