Piccola cronaca di un grande evento
di Ercole Morciano
L’Ospedale “Card. Panico” ha compiuto 50 anni: non li dimostra e continua a crescere con la grande soddisfazione di tutti. Inaugurato e benedetto dal card. Paolo Marella domenica primo ottobre 1967, dopo 50 anni esatti, lo scorso primo ottobre, domenica, alle ore 11.30, ha avuto inizio l’anno giubilare indetto per l’evento con la Messa solenne nella cappella dell’ospedale presieduta dal vescovo di Ugento-S.Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli e concelebrata dal vicario generale, mons. Beniamini Nuzzo e dal cappellano, don Antonio Riva. «Un sogno che si avvera» - ha affermato nella sua omelia mons. Vito Angiuli – ripercorrendo la genesi dell’opera, prima nel cuore e poi nella mente del card. Panico, anche con riferimenti testuali a documenti storici diretti. «Fare un po’ di bene ai miei paesani e a quelli vicini»: questo era il sogno e la speranza del cardinale Panico e lì ci porta la ricerca di senso della sua opera.
«Fai della tua vita un sogno, e di un sogno una realtà» – ha continuato il nostro vescovo citando Antoine de Saint-Exupéry – una realtà concretizzatosi grazie all’incontro provvidenziale tra il sogno del cardinale tricasino e le suore Marcelline. Una realtà sempre in crescita che per continuare bene, ha concluso rivolgendosi alle Suore e al personale tutto dell’ospedale, ha bisogno di “sognatori” perché il sogno di uno solo rimane tale, il sogno di molti è già realtà; continuate la vostra opera non dimenticando mai com’è nata e le sue finalità, perché la guarigione di una persona non dipende solo dalle terapie che la scienza mette a punto ma anche dall’affetto che il paziente percepisce.Prima dell’inizio della Messa era intervenuta suor Margherita Bramato.
Dopo il benvenuto ai numerosi presenti e un breve riferimento al programma di massima pensato dal comitato per l’anno giubilare e alla manifestazione odierna, la direttrice generale ha voluto esprimere il suo grazie anche a nome delle consorelle. «Un grazie anzitutto a Dio» ha esordito, perché senza il suo aiuto non sarebbe stato possibile portare l’opera allo stato in cui si trova; «grazie al card. Giovanni Panico» per la sua evangelica testimonianza della carità col progettare un’opera a favore dei sofferenti; «grazie al nostro fondatore, il beato Luigi Biraghi», suo è il richiamo per noi suore Marcelline di non adagiarci su quanto abbiamo realizzato ma di guardare sempre più avanti; « grazie a tutte le suore che hanno contribuito allo sviluppo dell’opera, grazie ai benefattori, grazie al personale a tutti i livelli: è grazie a voi, ai vostri sacrifici, se abbiamo potuto mantenere quello “stile “ che ci caratterizza come famiglia ospedaliera ed ha permesso all’opera di crescere bene.
Dopo la liturgia, accompagnata dal coro “Spirito d’Armonia”, conclusasi col canto del Te Deum e la solenne benedizione, il vescovo si è portato in processione sul piazzale antistante l’ingresso principale dove ha pronunciato l’atto di affidamento alla Madonna da egli stesso composto per l’occasione ed ha proceduto allo scoprimento della stele marmorea eretta a futura memoria, mentre l’ ensemble dei gruppi musicali degli istituti comprensivi di Tricase eseguiva brani musicali sinfonici. Hanno porto il saluto, la madre generale delle suore Marcelline, suor Filomena Pedone, e il sindaco di Tricase, avv. Carlo Chiuri.
Hanno presenziato don Stefano Ancora vicario episcopale, don Luigi Mele e don Rocco Frisullo, già cappellani ospedalieri, e unitamente al direttore sanitario, dr. Pierangelo Errico, una folta rappresentanza di medici, paramedici edegli altri dipendenti dell’ospedale ai vari livelli; tra le autorità civili e militari: l’on. Rocco Palese, il comandante laCompagnia dei Carabinieri di Tricase, cap. Alessandro Riglietti, il comandante la Tenenza della Guardia di Finanza diTricase, il ten.n. Luigi Pizzella, il presidente del consiglio comunale di Tricase, dr. Dario Martina con la rappresentanza della giunta e del consiglio comunale. Il giorno seguente, 2 ottobre, nell’aula magna presso il polo didattico, si è svolta, dalle ore 15, la parte scientifica del programma con la tavola rotonda “Diagnostica e terapia in primo piano nel 50° dell’Ospedale Card. Panico” alla quale hanno preso parte i dottori specialisti: Luca De Martino, Thomas Pellis, Massimo G. Viola, Carlo Dionisi, e Roberto De Blasi. Dopo l’intervento preordinato del dr. Giampaolo Riva sul tema “Sfida della fragilità nella Cura”, S. E. mons. Vito Angiuli ha concluso i lavori.