di Alfredo De Giuseppe Domenica 25 giugno si vota per il ballottaggio fra Chiuri e Dell’Abate. Lunedì avremo il nuovo sindaco di Tricase. Amen. Mi sono astenuto, finora, su questa colonna, dal proporre idee, programmi e soluzioni. Oggi invece al nuovo Sindaco che sarà e ai nuovi eroici Consiglieri voglio fare una proposta molto semplice, un metodo per gestire la Cosa Pubblica, risparmiando tempo prezioso e risorse infinite. Per risolvere i problemi della nostra città, raccoglietevi tutti, Sindaco, Assessori e Consiglieri (insieme a qualche Funzionario) e fatevi un tour con una bella corriera, o con il treno, o anche attraverso il web. Ma tutti insieme, mi raccomando, in modo da condividere da subito le idee portanti di un’Amministrazione che voglia davvero incidere nella vita dei prossimi decenni.
Se vi mettete in viaggio, ripeto tutti insieme, troverete senz’altro delle soluzioni già progettate e applicate che potrebbero tornarci utili senza indire grandi concorsi internazionali. In giro per il mondo c’è già tutto quello che serve per Tricase. Ad esempio si potrebbe andare a studiare il sistema dello smaltimento dei rifiuti del consorzio più virtuoso d’Italia, il Consiglio di bacino Priula, 50 Comuni in Provincia di Treviso, che vanta un tasso di raccolta differenziata di ben l’83% e una produzione di indifferenziato secco inferiore ai 50 kg all’anno pro capite. Magari verrebbe anche l’idea di introdurre la tariffazione puntuale. Si potrebbe andare a vedere come si realizza un vero progetto di mobilità sostenibile facendo un salto a Lubiana che ha più piste ciclabili di Roma, Milano e Napoli messe assieme.
Magari al prossimo sindaco viene voglia di attivare un progetto per collegarci in questo modo a Depressa, Lucugnano, Porto e Serra (perché le anomalie del traffico sono tutte nella disorganizzazione che crea anarchia). Si potrebbe andare a Ustica per capire come fare un vero Parco Marino, proteggendo la poca fauna che ancora abbiamo, come renderlo interessante, come eliminare le condotte a mare delle fogne e come valorizzare un territorio senza fare mega autostrade.
Perché il futuro è per chi crede che si possano conservare bellezza e cultura. E girando per città, isole e pianure si possono vedere tante belle esperienze sull’energia, sulle aziende, sul commercio, sull’accoglienza e sulla natura. Bisogna però crederci, investire, rischiare qualche grado iniziale di impopolarità. Sarebbe bello avere un Consiglio che abbia una visione comune, che decide di viaggiare e capire.
O almeno di collegarsi a Internet e intuire. Oppure convocare esperti e studiare.
Perché diventare Sindaco o Consigliere comunale non è un punto d’arrivo ma l’inizio di un nuovo corso di studi. Per chi ha voglia di studiare e crescere.