Ormai tutti ci credono: in politica la comunicazione e l’immagine sono tutto. Sul contenuto poi si vedrà, ma intanto vediamo cosa comunicano e che immagine trasmettono i nostri cinque candidati sindaco. Per la verità osservandoli in una trasmissione televisiva di una nota emittente locale ho avuto l’impressione di una generale impreparazione (televisivamente parlando), a cominciare dall’improbabile conduttore. Meglio non andare in TV che fare la figura del sempliciotto di paese: è il solito gioco al ribasso delle televisioni commerciali. Oppure devi aver frequentato l’actors studio come aveva fatto Antonio Coppola.
Ma lasciamo perdere la Tv e passiamo alle cose serie, ai santini. Tutti ce l’hanno e ognuno recita un rosario diverso.
La candidata del M5S, Francesca Sodero ha scelto: io sto con voi … che appare leggermente egocentrico rispetto ai dettami del Movimento.
Sergio Fracasso ha optato per L’Alternativa c’è che francamente è un po’ troppo rivoluzionario, vista la declamata continuità con la vecchia amministrazione di cui è stato Assessore in perenne luna di miele;
la candidata Maria Assunta Panico è stata invece più categorica con il suo non ci fermiamo che vuol dire noi siamo quelli di sempre.
Per fortuna il suo slogan non si è trasformato in “noi tireremo dritto”.
Fernando Dell’Abate ha collegato la sua immagine con il futuro è la nostra direzione che nel solco del PD attuale (generalista e criptico) si mostra per quel che è: generico e ambiguo, perché il futuro senza aggettivi è tutto e il suo contrario. Il futuro potrebbe essere anche la guerra atomica del duo Trump-Kim Jong-un.
Carlo Chiuri, il candidato unico del Centro destra si è presentato con un CambiaMenti che appare fragile come un gioco semantico da secondo liceo, anche perché i veri cambiamenti vanno sostenuti da robusti pensieri condivisi. Però nelle sue fila corre il recordman delle preferenze della precedente consultazione, vale a dire Pasquale De Marco che con il suo personale marketing fa il pieno di voti ad ogni tornata elettorale e quindi ci può illuminare.
In attesa che i candidati sindaco trovino la giusta misura per comunicare davvero ciò che immaginano per questa ridente città, dobbiamo attenerci a ciò che mi ha detto sbrigativamente il consigliere De Marco: per vincere non servono le parole giuste, bastano i voti veri.