Buon 20° compleanno a “il volantino”
Strumento utile di conoscenza della storia e della cultura locale
di Francesco Accogli Il settimanale cittadino “il volantino”, con l’inizio del 2017, compie 20 anni, essendo nato nel 1998. Sicuramente un meraviglioso traguardo! I migliori complimenti e tantissimi auguri a Bartolomeo Baldi, Direttore responsabile, ad Alessandro Distante, Direttore editoriale e a tutti i componenti della redazione e ai tanti collaboratori. Il compleanno di un periodico locale è un evento che merita una particolare attenzione, perché il giornale locale, come è “il volantino”, è “figlio” di un’intera comunità e non appartiene soltanto a chi lo produce e lo compone sostenendo enormi sacrifici. Rappresenta, volenti o nolenti, un’intera comunità che, grazie ad esso, esprime i propri bisogni e le proprie necessità; ha la possibilità di soffermarsi con la dovuta attenzione su molteplici argomenti; analizza e discute questioni piccole e grandi; ricorda persone ed avvenimenti e, soprattutto, partecipa alla crescita dell’intero territorio.
Vent’anni poi sono davvero tanti e, in senso giornalistico, sono certamente tantissimi! In queste brevi righe, oltre ad un sentito omaggio augurale a quanti negli anni hanno permesso, in modo volontario e gratuito, la continua esistenza del settimanale cittadino, mi permetto di mettere in rilievo solo alcune delle tante peculiarità de “il volantino” che ho sempre apprezzato.
In primo luogo il formato: pratico, comodo, tascabile; quello che gli esperti chiamano formato tabloid: moderno, giovanile e agevole. Questo formato mi (ci) ricorda piacevolmente i volantini ciclostilati prodotti con tanti sacrifici e tanta passione dai giovani dei movimenti studenteschi degli anni ‘60 e ’70 del secolo scorso.
La seconda particolarità, indovinata quanto la prima, è riferita alla periodicità: “il volantino”, come è risaputo, è un periodico settimanale. Nella storia della stampa periodica locale ha due soli precedenti: “Il Collegio di Tricase” (1896-1898) e “Il Tallone d’Italia” (1922-1926), entrambi settimanali; questi due giornali rappresentano, per così dire, “la prima generazione” della stampa periodica in Tricase. Dopo un lungo periodo, agli inizi del 1970, abbiamo “la seconda generazione” di periodici tricasini. Infatti, quasi a ritmo continuo, nascevano: “Siamo La Chiesa” (1973), mensile e poi bimestrale; “Notizie Tricasine” (Giugno-Settembre 1976), bollettino bimestrale della sezione locale del P.S.I.; “Bollettino Popolare” (1976–1979), mensile, vicino alla D.C.; “Nuove Opinioni” (1977-2002), mensile indipendente di vita e cultura; “Quaderni Salentini” (1981-1982), mensile vicino alla D.C.; “Nuovi Incontri”(1985-1987), bollettino con periodicità saltuaria del centro ricreativo culturale “Nuovi Incontri” e “QUESTOSUD” (1988-1992), periodico mensile del CESME (Centro Studi Meridionali). Ad un secolo preciso di distanza dalla nascita del primo periodico locale (“Il Collegio di Tricase”) nasceva nel 1996 “Il Gallo”, quindicinale tuttora vivente e nell’aprile del 1998 nasceva “il Volantino”. Nel giugno del 2002 appariva “Il Rio”, mensile del circolo locale di A. N; nel gennaio 2003 usciva il primo numero di “www.Lucugnano.it”, con periodicità saltuaria. Nel gennaio 2004 era in edicola il primo numero di “DS in forma – Terra di Leuca”, bimestrale, che nel dicembre 2007 sarà solo “Terra di Leuca”. Nel gennaio 2005 prendeva vita “Osservatori”, rivista trimestrale. Dobbiamo arrivare a maggio 2007 per il primo numero di “Diciamo”, che nasce come settimanale, ma poi diviene quindicinale. Come è facile notare, in oltre cento anni, vi sono stati due soli precedenti e di breve durata.
Ricordiamo un’ultima connotazione che è relativa alla linea editoriale, cioè a quell'insieme di regole e di direttive indispensabili per poter raggiungere coerenza e professionalità. Secondo me la linea editoriale de “il volantino” si è fondata, sin dalla nascita, su una “visione progressista della storia”, scegliendo come principi e valori la partecipazione attiva e responsabile e l’inclusione sociale e solidale nella prospettiva di una società pluralista, laica ed ambientalista. Con il passare del tempo questa “visione progressista della storia” è stata rivolta all’intera città e il periodico è divenuto il settimanale cittadino di Tricase per antonomasia, ponendosi al servizio dei cittadini e della città; cioè, per non essere frainteso, ha svolto e continua a svolgere un ruolo di chi si adopera per superare le divisioni e le diversità, tendendo ad unire e a conciliare le differenze per un bene unico, che è il bene della città e dei suoi cittadini e non di un singolo partito o di una coalizione politica. Un ruolo informativo certamente difficile, ma sicuramente lodevole ed entusiasmante. Ma questo ragionamento richiede uno spazio maggiore e non credo sia questo il momento. Quello che mi preme evidenziare è che “il volantino”, nella storia della stampa periodica locale, è ormai uno dei più longevi e mi è gradito far sapere anche che alla Biblioteca Comunale di Tricase studenti, studiosi e cittadini ne chiedono la consultazione, non solo per la semplice informazione e la cronaca settimanale, ma anche per motivi di studio e di approfondimento, ritenendolo uno strumento utile di conoscenza della storia e della cultura locale.