S.S. 275: IL TRACCIATO NON SI TOCCA

di Francesco De Nuccio Portavoce Associazioni aderenti al Comitato Pro 275

Lunedì 17 ottobre u.s. a Tricase è andato in scena l’ennesimo circo equestre sulla S.S. 275.

Intanto è singolare che i “promotori” dell’iniziativa non abbiano avvertito la necessità di invitare al tavolo le associazioni aderenti al comitato pro 275, le quali, avendo mobilitato in tante occasioni migliaia di cittadiniesprimono una rappresentanza territoriale almeno pari a quella del comitato di segno opposto, in realtà più contenuto e territorialmente circoscritto.

Nel merito dell’argomento, invece,ribadiamo che:

  1. ANASha anticipato l’intenzione di rifare la gara per l’aggiudicazione dei lavori, non di procedere ad una revisione del tracciato!
  1. derogare al tracciato significherebbe violare le decisioni democraticamente assunte a suo tempo da tutti gli enti preposti, determinando con ciò ulteriori ed inevitabili ricorsi;
  1. E’vergognoso che iltema allarmante delle discariche (di cui è pieno il Salento) venga da taluni strumentalizzatoper motivarele pretese di modifica - o addirittura di stralcio - del tratto a sud di Montesano, che semmai ha il merito di consentire la bonifica di quei siti inquinati.

Ringraziamo il sindaco di GaglianoC.Nesca per avere RESPONSABILMENTEevidenziato come ogni modifica di tracciato rappresenterebbe una violazione delle deliberazioni assunte a suo tempo dai Consigli Comunali e, non ultimo, dell’accordo siglato a Roma nel 2011 tra ANAS, Ministero, Regione Puglia e Provincia di Lecce.

Questi sono i passaggi cruciali nei qualigli enti rappresentativi del territorio hanno cristallizzato la volontà di approvareil progetto definitivo di ammodernamento da Maglie a S. Maria di Leuca, con le significative mitigazioni e riduzioni di tracciato (da quattro a due sole corsie) negli ultimi 7 km.

In più occasioni è stato dimostratoche ipotesi di varianti verso Specchia o ad est di Tiggiano e Corsano – cioè a ridosso del Parco Otranto-Leuca! - risulterebbero piùIMPATTANTIsul piano paesaggistico – ambientale, meno sicure e meno funzionali al collegamento dei centri urbani.

Chi le propone,dunque, continua ad alimentare demagogia e retorica ambientalista ipocrita, che in concretosottende miseri campanilismi, lotte correntizie di partito egli interessi ditaluni privati espropriati (già soccombenti in tutti i loro ricorsi contro il progetto)

in Distribuzione