di Stefano Distante Lo svago più frequente di noi adolescenti è uscire. Con la parola uscire intendiamo sentirci a nostro agio, liberi, senza che nessuno possa comandarci. Avere delle compagnie può essere utile a molte cose, ad esempio sentirsi apprezzati e magari capiti. Di solito con la propria compagnia durante il pomeriggio ci si dovrebbe ritrovare in dei punti d’ incontro come parchetti, oratori, campetti comunali per potersi divertire o passare del tempo insieme ad altri ragazzi, ma tutto ciò nella nostra cittadina non esiste. Data l’ assenza di centri ricreativi per ragazzi le strade, le piazze e gli altri spazi pubblici all'aperto del paese diventano, in mancanza di luoghi alternativi migliori, mete abituali anche con le condizioni climatiche più sfavorevoli. Per questo motivo, dopo svariate uscite in giro con gli amici si matura la percezione della carenza di spazi al coperto in cui "stare" semplicemente con i coetanei o in cui "fare" qualcosa. Perciò spesso ci si chiude in casa davanti ai nostri apparecchi tecnologici, per questo motivo veniamo definiti: “Giovani a banda larga”, “Giovani multitasking”, o addirittura ci dicono di aver bruciato la nostra gioventù, ma in effetti tutti questi soprannomi ci vengono affiliati a causa del nostro abuso della tecnologia dovuto appunto all’ assenza di luoghi di ritrovo e assenza di manifestazioni ed eventi adatti a noi adolescenti.