Sabato 21 maggio, alcuni alunni dell'IISS "G. Salvemini" di Alessano hanno partecipato, su iniziativa della Dirigente Scolastica, professoressa Chiara Vantaggiato, ad un incontro nella Sala del Trono di Palazzo Gallone, con Antonella Agnoli, la più importante esperta di biblioteche pubbliche in Italia.L'incontro, realizzato nell'ambito del Festival Letterario" Armonia. Narrazioni in terra d'Otranto", aveva come obiettivo sottolineare il valore della lettura e il ruolo che i giovani devono imparare a svolgere per tutelare gli spazi del sapere, in particolare, le biblioteche pubbliche. La dottoressa Agnoli dopo un braistorming con i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Tricase,presenti, associato al termine "biblioteca", è passata a mostrarci alcune foto di biblioteche da lei ideate e realizzate sia in Italia che all'estero: ci sembrava di sognare.Biblioteche inondate di luce, colori, arredamenti impensabili per uno spazio del genere, fatti di cuscini colorati, tappeti serigrafati a tema, poltrone di varie forme e colori, scaffali bassi per renderli facilmente raggiungibili ai bambini. E ancora, angoli dedicati all'ascolto della musica e "navicelle spaziali" dove "fare" musica, laboratori per grandi e piccini, ecc.
A quel punto è intervenuto il sindaco, ing. Antonio Coppola, invitandoci a trasformare le biblioteche da luoghi chiusi a luoghi aperti, a considerare il libro come un'opportunità per vivere tante vite, per imparare a conoscere altri pensieri e a guardare, quindi, con occhi diversi gli altri. Ha sottolineato come la lettura ci renda più civili, più aperti, più rispettosi verso gli altri. Non solo, ma anche uno strumento per capire quello che gli altri dicono, per non essere sottomessi al pensiero degli altri, alla dittatura degli altri.
La dottoressa poi ci ha dato dei consigli su come allestire una biblioteca. In particolare, fare in modo che siano visibili le copertine dei libri perché sono la "porta" del libro e, vedendola, si è stimolati a leggerlo. Non devono esistere divieti, per esempio nel numero di libri da prendere in prestito, ma ci deve guidare il buonsenso.Quello che mi è rimasto impresso di questo incontro, oltre alle immagini che scorrevano rivelandoci un mondo sconosciuto e attraente, fatto di libri (chi l'avrebbe mai pensato!), è stato il fatto che la dottoressa Agnoli si è rivolta a noi come fossimo "addetti ai lavori", ci ha fatto sentire i protagonisti del cambiamento, che è possibile e che dobbiamo attuare. Realizzare biblioteche non di studio, di silenzio, di tavoli, di sedie ma di conversazione, di CONVIVIALITÀ, abbattendo così muri, non fisici ma dell'anima. Era questa la finalità della sua "lectio".
Mario Marzo, classe II sez. B dell'Istituto Tecnico Commerciale di Alessano