29/02/2016

1) Premessa Le sottonotate osservazioni al PCC derivano, oltre che dalla mia profonda conoscenza del nostro litorale (in particolare quello di Marina Serra), dai miei trascorsi professionali, dalla mia attività presso la Lega Navale e dall’aver già trattato più volte sulla stampa locale l’argomento nautica-balneazione-turismo.Ritengo inoltre che il PCC debba comprendere anche soluzioni alle nostre attuali carenze ed opportune migliorie nei servizi. Un PCC, dunque che comprenda anche opere costiere primarie, da includere eventualmente poi nel PUG, così come indicato dalle stesse norme emanate dalla Regione Puglia.

2)     OSSERVAZIONI E COMMENTI

A) Costa Utile

Le aree per gli S.B., SL e SLC sono espressi in %rispetto alla totalità della costa e non rispetto al litorale fruibile (come da legge). Quest’ultimo risulta alquanto inferiore ove si tenga conto, oltre che dei tratti pericolosi, dei divieti su ambo i lati del Canale del RIO (canale alluvionale, acque reflue e fasce di rispetto vietate) oltre che dei bacini portuali. Pertali bacini, oggetto anche di ordinanze della Capitaneria, è previsto il divieto di balneazione sia al loro interno sia in un raggio di 150 metri dall’ imboccatura.E’auspicabile che tali tratti di costa siano riportati sulle mappe e che su questi non siano previsti SB, SL ed SLS.(e successive concessioni) Da aggiungere che se la Libera Balneazione (in assenza di incidenti) è stata su questi fino ad ora tollerata, non dovrebbe certo continuare, se non a rischio degli utenti e delle autorità preposte.

 B)  Opere di ingegneria costiera, infrastrutture e locali per servizi.

Le norme consentono l’inserimento nel PCC di opere costiere e prevedono alcuni servizi essenziali (parcheggi, bagni pubblici, infermeria/pronto soccorso), con relative infrastrutture.

Includerle già da ora nel PCC, consentirebbe di avere una più efficace visione di insieme e una più credibile programmazione.

Considerato inoltre che a Tricase Porto nautica e balneazione sono estremamente correlate e conflittuali (balneazione nel porto), si ritiene opportuno indicare adeguate soluzioni.

C)   Marina Serra

1    SL (1) (a Sud)

Tale area, classificata SL, oltre ad avere una superficie decisamente accidentata, ha un fronte a mare molto alto equasi interamente vietato/pericoloso. Quasi del tutto inutilizzabile dunque come veraSL.

2)SLSLavaturo (2)ed SB (3) Lo status naturale e la pregevole visione panoramica che spazia verso Sud e lungo la scogliera, fino alla grotta Matrona e poi lungo la parete della “montagna” del Calino, ovvero al promontorio che racchiude la incantevole baia, ne fanno un luogo tanto apprezzato ed ammirato. La concessione di servizi che, da legge, potrebbero coprire fino al 50% di tutta l’area, classificata ora come SLS, ed estendersi anche all’arco notturno, verrebbe sicuramente a turbare sia tale apprezzataarmonia della natura sia la pregevole quiete che caratterizza tale località.

Considerato inoltre che, sul tratto di costa a Sud dell’imboccatura del porticcioloin zona poco felice (più esposta al vento ed al mare, distante dai parcheggi, meno panoramica,etc), è previsto uno SB, si ritiene opportuno che tale SB venga traslato sulla scogliera di fronte al parcheggio(Lavaturo), in adiacenza o come parte (confine Nord) dell’area ora tutta classificata SLSLavaturo. La scogliera interessata è piuttosto impervia ma ben utilizzabile con le consuete piattaforme e più protetta, dispone già di una scalinata di ingresso dal parcheggio, ha un agibile (migliorabile) accesso al mare, è più panoramica, meno esposta alla frequente tramontana e per la balneazione dispone anche delle adiacenti acque più calmedel Lavaturo. I clienti dello SBavrebbero inoltre, vicinissimi, ristorante, albergo, bare piscina ad acqua dolce. Sarebbe inoltrepiù facile consentire l’accesso ai Diversamente Abili (le norme lo prevedono anche per gli SB).Inoltre i frequentatori del Lavaturo potrebbero accedere ai servizi di tale adiacente SB per esigenze limitate/occasionali (bar, wc, docce etc). Si creerebbe dunque un pregevole insieme fra qualità/disponibilità di servizi a pagamentoSB ed il mantenimento delLavaturo nel pregevole stato attuale (SL).

 3) Parcheggio Lavaturo. Il parcheggio serve già ad una vastità di utenti; oltre che dellefuture SL e SB, dell’albergo, del ristorante (con relativi eventi massivi quali sposalizi etc) della piscina e del bar adiacente alla rotonda. Come fatto fino ad ora, tale parcheggio potrebbe essere solo occasionalmente usato per eventi estivi/musicali, ma senza affatto variarne né le superfici né la destinazione d’uso.

 4) Rotonda Tale spazio è l’unico “luogo sociale” pubblico di Marina Serra sul fronte-mare e adiacente a tutte le attività sopra indicate. Sovente è utilizzato anche per eventi culturali/musicali. Andrebbe mantenuto come tale, senza ingombri permanenti quali giochi per bambini (come proposto). Da notare inoltre che la presenza locale è dovuta soprattutto a giovani frequentatori dell’adiacente bar e ad anziani in villeggiatura.

5) Porticciolo Possedere una barca costituisce una potente attrattiva non solo per i turisti ma anche per tanti anziani e pensionati ormai così numerosi a Tricase e dintorni.Cambiare la destinazione d’uso del porticciolo (trasformandolo in SLS) o limitarlo costituirebbe un affronto alla cittadinanza ed all’utenza che prima di essere privata di tale risorsa, attiva ormai da circa 70 anni, andrebbe adeguatamente interessata/interpellata. Le barche poi non troverebberocerto posto a Tricase Porto essendo questo, in estate, decisamente affollato. Il porticciolo di Marina Serra, sapientemente scavato nella roccia e similare a quello di Andrano, Novaglie etc,( più attivi e meglio serviti) andrebbe invece risanato, dragato e ampliato nelle superfici a terra (eliminazione totale del casotto, ampliamento delle zone adiacenti allo scalo, uso delle soprastanti aree ex cava) in modo da potenziarlo anche come “porto a secco” e per servizi di varo/affitto canoe, pedalò, sport nautici etc.Quanto previsto dalla legge (WC, Punto sanitario,etc) potrebbe realizzarsi ambito volumetria sottostante la rotonda,(come già fatto di recente a Tricase Porto ove si è sbancato la strada e realizzato locali ad uso dei pescatori- un apposito progetto fu già presentato in passato). Gli attuali problemi di gestione potrebbero essere superati, di concerto con la C.P e mediante eventuale concessione a terzi e nuovi introiti per il Comune,in linea con l’art 9 delle norme emanate dalla Regione. Dare continuità alla attività nautica dunque e non certo sopprimerla per creare, senza più che validi motivi, una SLS (come ora indicato).

6) Piscina Tale “unicum ambientale” è derivato dalla riconosciuta necessità di un’area protetta per favorire la balneazione che la nostra costa rende difficile se non pericolosa. L’accesso al mare e la disponibilità di un maggiore benessere dunque,oltre che per le persone meno disinvolte (anziani, bambini, gente con scarse capacità natatorie, turisti abituati alle spiagge) anche per coloro che, pur disinvolti con il mare, intendono bagnarsi anche fuori-stagione, ma naturalmente in zona più protetta.E’ la “balneazione interna”che abbiamo avuto la fortuna di vedere realizzata a Marina Serra ma non ancora a Tricase Porto, se non illegalmente, all’interno dello stesso porto. Con tale piscina ne è nata anche una crescente balneazione “destagionalizzata”. Una attrattiva per cittadini e turisti un po’ rara e non certo da sottovalutare.

7) Torre Palane La sua posizione eccezionale e panoramicissima è ora svilita dal suo contorno e dalla attuale incuria. Sarebbe un luogo stupendo se nobilitato non solo da una adeguata pavimentazione ma dauna nuova ed ampia rotonda/piazzale sul mare. Un elegante balcone verso tutta la costa fino ad Otranto e verso il Calino.

8) Costa fra Acquaviva e Rio E’ poco accessibile ma, fruibile grazie a panoramici sentieri già esistenti o facilmente recuperabili. E’ inoltre dominata da un camping. La legge prevede anche SL per animali da affezione (cani, gattietc) e… nudisti. Potrebbero trovare posto due SL (come anche sulla costa verso Andrano) dedicate/autorizzate non tanto per incentivare tali forme di balneazione o soleggiamento ma almeno per invitare gli interessati a non imporre i loro modi di vivere in luoghi ove le norme, le usanze locali o la tolleranza degli utenti abitualinon lo consentono.

 9) Pontili. Viene proposto (a Marina Serra come altrove) l’uso di pontili sia per la balneazione sia per l’ormeggio di imbarcazioni a basso pescaggio (in mare profondo come il nostro!). Non siamo né su un lago, né in una rada protetta, né all’interno di un porto, né su un tranquillo arenile. Le condizioni meteomarine e costiere semplicemente non lo permettono, se non ad elevato rischio per le persone e per le cose. E’ ben noto come,anche in agosto, il mare siada noi spessotale da disincentivare anche l’uscita di tante barche minori. In caso di urgenza non si saprebbe poi dove rimorchiare tali pontili (all’interno di un porto già affollato?) Una idea dunque affatto appetibile dai privati e, auspicabilmente, dalle stesse istituzioni.

 10) Parcheggi Litoranea Sorgono forti perplessità sui parcheggi suggeriti lungo la litoranea, a circa a 50-60 m di dislivello e 7-800 m di distanza dal mare e accesso a Marina Serra dei soli residenti. Esistono a “mezza costa”, e da decenni non coltivate, vaste aree,potenzialmente utilizzabili come parcheggi estivi, tramite accordi con privati e già oggetto, in passato,di specifici progetti per parcheggi permanenti. Fermo restando la disponibilità di parcheggi gratuiti lungo la litoranea, le auto dovrebbero tutte poter accedere al litorale ma con parcheggio a pagamento (a meno dei residenti/villeggianti) e solo nelle aree esplicitamente designate con rapide multe e carro-attrezzi per chi parcheggia fuori dalle strisce e lungo le strade. Disincentivare la discesa in auto dunque più che porre divieti assoluti difficilmente sostenibili.

  D) Tricase Porto 1)Porto. La presenza di una attività portuale di ampio rilievo turistico e professionale, le norme che la disciplinano e le esigenze di sicurezza non consentono certo di rinviare all’infinito una soluzione per la così detta “balneazione portuale” o per consentire, come già a Marina Serra, una più diffusa balneazione interna e destagionalizzata. Ne va non solo della nostra immagine turistica, ma anche della credibilitàe sicurezza del nostro porto. Ove dragato e senza bagnanticonsentirebbe anche l’ormeggio occasionale sulla banchina, in ingresso elungo il costone (ora di fatto una spiaggia pubblica) di imbarcazioni maggiori per tour lungo la costa o traghettamento verso altre località (comprese isole greche) Alcune grosse bitte sono ivi installate da…sempre. Una nuova attrattiva turistico-economica, facilmente realizzabile e non certo da sottovalutare.

Un più razionale uso del mare e degli spazi a terra consentirebbero inoltre di servire un più vasto numero di imbarcazioni minori grazie sia a modalità da “porti a secco” sia a un nuovo scalo di alaggio. Quest’ultimo, a beneficio delle imbarcazioni minori ocarrellate e che non necessitano di rimanere in acqua o sul posto, potrebbe essere facilmente realizzato, e con ben poca spesa, all’altezza della cancellata di fronte alla Capitaneria. Si ingombrerebbe così di meno la discesa al Porto Vecchio,si avrebbe meno traffico nauticoall’interno del porto e, con meno ormeggi occupati da tali natanti,più posti-barca per imbarcazioni maggiori.

2) Spiaggetta Un suo uso per Diversamente Abili andrebbe conciliato con i consueti corsi velici nonché per canoa, kayak e altri sport nautici a cura della Lega Navale, quale Ente Pubblico, come con successo realizzato altrove anche a sostegno degli stessi D.A. Ma con la disponibilità per tali molteplici scopi sociali, sportivi e giovanili,di un antistante locale e piùadeguato supporto istituzionale.

3) Balneazione Portuale/Nuova Piscina La soluzione potrebbe essere, come già accennato, quella di una“balneazione interna” diversa da quella portuale. L’area piana su retro di Punta Cannone lo consentirebbe mediante una adeguata escavazione e un conseguente più favorevole impatto paesaggistico. Ne verrebbe una grande piscina banchinata fino a circa 2000 mille metri quadrati; con vie d’acqua comunicanti con le vecchie cave; in grado di ospitare in sicurezza centinai di bagnanti; ben soleggiata e protetta e con spiaggetta interna. Una invidiabile SLS, un nuovo “unicum ambientale”con il soprastante parco che potrebbe sorgere al posto di quel rudere di villa che, da decenni, degrada l’intera area.Ma anche un porto meglio utilizzato, più ospitale, più sicuroper le imbarcazioni e con nuove prospettive di sviluppo.

3) CONCLUSIONI

Quanto sopra riportato, nel rispetto delle norme legislative vigenti e per una pianificazione costiera che veramente favorisca,” l’accessibilità ai beni del demanio marittimo ed al mare territoriale per la loro libera fruizione”.Fruizione che ovviamente deve tener conto della entità dellapopolazione locale e turistica, della nautica e della balneazione, degli sport nautici e delle consolidate tradizioni locali, nonché di ogni altro elemento utile a garantire uno sviluppo, oltre che credibile e sostenibile,portatore di nuovo benessere ed economicamente attrattivo.

 

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