di Alessandro DISTANTE

Indubbiamente interessante il fenomeno che si intravvede dietro alcune iniziative svoltesi nell’Estate appena trascorsa.

A Lucugnano una Cena di comunità a conclusione delle attività legate alla mostra diffusa “Ci vuole un paese…” dedicata quest’anno a Papa Caliazzu. In altre parole, alcune strade della parte più antica della Frazione imbandite con tavoli e tovaglie in una cena aperta a chi voleva partecipare. Il tutto con il coordinamento dell’APS “Tina Lambrini-Casa Comi”. Un modo, al tempo stesso nuovo ed antico, di fare convivialità.

A Depressa, invece, l’intero paese mobilitato per organizzare ben tre Sagre, con il preciso intento di far conoscere ed apprezzare l’intero centro storico come in particolare è avvenuto per la “Sagra della Pasta fatta in casa”.

Occasioni per stare insieme, oltre che per gustare le delizie della cucina salentina e, al tempo stesso, per rivitalizzare i borghi; manifestazioni tanto più significative perché nate dal basso e da due periferie.

Iniziative nuove ma, al tempo stesso, antiche, se si pensa, per esempio, alle Tavole di San Giuseppe o altre simili tradizioni, tutte capaci di coniugare la devozione con opere di carità e, soprattutto, capaci di far respirare quella dimensione comunitaria che, indubbiamente, merita di essere recuperata e valorizzata.

Complimenti e grazie agli organizzatori e… alla prossima!

 

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