di Alfredo Sanapo
Nell'ultima settimana il territorio salentino, precisamente i feudi di Castrignano del Capo e Tricase, è sotto attacco di una specie aliena. Il pericolo proviene da una marmotta che si sarebbe adattata così bene nelle nostre zone da cambiare le sue abitudini alimentari: anziché cibarsi di rami e radici, si è specializzata a nutrirsi di carta filigranata. Per evitare l'infestazione da parte di questa specie, è necessario eliminarla.
Nelle mie colonne, come è noto, ho sempre difeso a spada tratta piante e animali, ma in questo caso devo fare un'eccezione. Nossignori! Non sono "lo sposo impazzito oppure" che "ha bevuto", come canta De Gregori, e per dimostrarlo vi spiego le mie ragioni. Ma andiamo con ordine.
Negli ultimi giorni gli ATM di due Uffici Postali del Basso Salento sono stati fatti esplodere da rapinatori non certo alle prime armi. I lettori sapranno che gli ATM sono dotati di un sistema di sicurezza che, in caso di tentativo di furto con scasso ai loro danni, impregna con inchiostro indelebile le banconote rendendole inutilizzabili al portatore. I rapinatori, come dimostrato da filmati ampiamente diffusi in rete, riescono ad eludere tale sistema attraverso la cosiddetta "tecnica della marmotta": essa prevede l’uso di un ordigno che viene inserito nello sportello dopo aver preparato il “terreno” con un trapano. L’ordigno, che può contenere fino a mezzo chilo di polvere da sparo, emette un fischio prima dell’esplosione che ricorda il verso del roditore (da cui il nome). Dopo l’esplosione, i ladri raccolgono le banconote che restano immacolate e, perciò, valide.
Come avete potuto vedere, il presente non è un pensiero incoerente con le mie convinzioni, perché, in questo caso, la marmotta non è un animale. Pertanto, posso concludere che, abbiamo il dovere morale di contrastare, se non eliminare, l'evoluzione di questa specie nel senso criminogeno appena descritto. L'arma migliore che abbiamo è potenziare le tecnologie antirapina che sposti l'ago della bilancia a favore degli onesti risparmiatori. Forza Poste Italiane! Siamo con voi!